“Sotto lo zero” – L’agente di polizia Martin (Javier Gutiérrez) viene trasferito in un nuovo distretto, nel quale esordisce con un primo incarico eufemisticamente non semplice: il trasferimento di sei detenuti da un carcere all’altro. Lungo la strada in mezzo ai boschi, però, il camion blindato verrà intrappolato tra neve e ghiaccio da qualcuno che fa prima fuori gli agenti dell’auto che lo scortava e poi tiene sotto scacco i passeggeri. A questo punto per questi ultimi comincia una lotta per la sopravvivenza in condizioni estreme, per avere la meglio su qualcuno che in realtà reclama uno di loro vivo in particolare.
“Sotto lo zero”, recensione
Ennesima produzione thriller spagnola di buona fattura e a questo punto possiamo affermare che non si tratta più di un caso. L’esempio più popolare di questo filone recente è ovviamente “La casa di carta” di Álex Pina ma la serie “The head” (che abbiamo recensito qui) è altrettanto significativa ed emblematica a riguardo, così come il lungometraggio “Il buco”. In questo caso una location praticamente unica e angusta, un cast credibile e un plot e una confezione universali che suscitano subito un certo interesse creano le premesse giuste per la regia di Lluìs Quilez, che gioca parecchio sui cambi di ritmo e bilancia in maniera discreta dialoghi e azione.
I cattivi sono in netta maggioranza e questo aiuta a mantenere lo spettatore nell’incertezza di ciò che può succedere da un momento all’altro e ad opera di chi. Tutto questo unito al suggestivo contesto gelido e isolato alimenta la voglia di sapere come andrà a finire e cela certe svolte di sceneggiatura un po’ troppo semplicistiche e didascaliche. Dopo una fase centrale di stanca arriva il colpo di reni del camion sul lago ghiacciato che riaccende la suspense e ci regala un finale più che degno, visivamente e narrativamente parlando.
Puro intrattenimento disimpegnato, che non si preoccupa di scavare più di tanto nella vita e nella personalità dei personaggi e punta quasi tutto sull’empatia comunque agevolmente suscitata da Martin, che seguiamo nella sua evoluzione mentale. “Sotto lo zero” poteva essere anche qualcosa di più se si fossero approfondite alcune tematiche che pure erano lì servite su un piatto d’argento e se si fosse tirato fuori dal cilindro qualche colpo di scena maggiormente d’impatto. Ma il risultato finale resta comunque apprezzabile nonostante i limiti sopra evidenziati.
“Sotto lo zero” è disponibile in streaming su Netflix a partire dal 29 gennaio 2021.