“The Adam Project”, trama e recensione


“The Adam Project” – Il pilota Adam Reed (Ryan Reynolds), ferito all’addome da alcuni colpi di pistola, finisce con il suo jet dall’anno 2050 al 2022, quando il suo intento era in realtà atterrare nel 2018. Fatto sta che si trova faccia a faccia con sé stesso all’età di dodici anni (Walker Scobell) con l’obiettivo di bloccare sul nascere i viaggi nel tempo e le intenzioni della perfida Maya Sorian (Catherine Keener). I due Reed per farcela dovranno però incontrare papà Louis (Mark Ruffalo), scomparso per via di un incidente.

“The Adam Project”, recensione

Dopo i buoni esiti di “Free Guy – Eroe per gioco” (che abbiamo recensito qui), il regista canadese Shawn Levy torna a dirigere Ryan Reynolds in quella che è una classica produzione Netflix: un film tra commedia, azione e fantascienza con interpreti illustri come sempre più se ne vedono sulla piattaforma. Questa volta però la sceneggiatura include risvolti che ampliano il target di pubblico almeno negli intenti. In primis il coraggio di non cercare l’happy end in tutto e per tutto e di affrontare il dolore e la perdita di qualcuno fanno di “The Adam Project” un film indirizzato non solo ai più giovani. Ma Levy è pur sempre il produttore di “Stranger Things” con la passione per lo Steven Spielberg della Amblin e non fa niente per farcelo dimenticare.

Allo stesso modo Ryan  Reynolds si cristallizza sempre di più nel ruolo di eroe atipico, con la pausa e la battuta sempre pronte da lanciare prima di passare all’azione risolutiva. C’è da dire che questa volta è spalleggiato da un alter ego adolescente di tutto rispetto che risponde al nome di Walker Scobell.

Dopo trenta minuti di introduzione irrompe l’azione e i combattimenti corpo a corpo nei quali Reynolds si muove pienamente a suo agio. Il problema è che ormai di queste scene siamo letteralmente inondati (soprattutto da casa Marvel, qui chiaramente fonte di ispirazione) e stupire è diventato sempre più difficile. Gli effetti speciali sono ad ogni modo di buona fattura e la violenza molto limitata, nonostante l’abbondanza di armi, è resa possibile dall’idea di partenza di uno script che probabilmente poteva essere sviluppato meglio e che relega a ruoli di contorno le figure femminili incarnate da Jennifer Garner e da Zoe Saldana. Restano l’intrattenimento, qualche originale movimento di macchina che accompagna le sequenze d’azione e qualche dialogo brillante tra i due Adam.

“The Adam Project” è disponibile in streaming su Netflix a partire dal 14 marzo 2022.

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