<strong>Thunder Force – Per proteggere la città di Chicago la scienziata Emily Santon (Octavia Spencer, premio Oscar nel 2012 per “The help”), mette a punto due superpoteri attribuibili tramite alcune iniezioni: nello specifico quello della forza bruta e quello dell’invisibilità. La sua amica di sempre Lydia (Melissa McCarthy), esuberante e pasticciona, si inocula inavvertitamente il primo. Emily prenderà quello che resta e insieme formeranno la Thunder Force, chiamata a combattere i Miscredenti capeggiati da The King (Bobby Cannavale). I quali, colpiti anni addietro da raggi cosmici interstellari, hanno subito una trasformazione genetica acquistando superpoteri inimmaginabili.
Thunder Force, recensione
Ben Falcone, marito di Melissa McCarthy, scrive e dirige un’opera dalle cui premesse ci si aspettava certamente qualcosa in più. Non sorprendono le poche scene d’azione e arranca anche l’aspetto comico. Se il personaggio di Lydia calza a pennello sulle corde della sua interprete ed è in pratica lo stesso da “Le amiche della sposa” del 2011 ad oggi, non possiamo dire altrettanto di quello di Emily, remissivo e piatto. La stessa macchina da presa non esce mai dai confini della linearità, pur immortalando effetti speciali di buona qualità.
Gli antagonisti non vengono mai approfonditi e più che il villain Bobby Cannavale a spiccare è Jason Bateman. Il suo personaggio porta il nome di Crab, che in italiano è traducibile come “granchio”, e si ritrova due chele al posto delle braccia per via di un attacco di un crostaceo alle parti intime durante una sessione di snorkeling. Anche sul piano della comicità demenziale e surreale il tutto si limita a questo e in più il doppiaggio in italiano edulcora non di poco il linguaggio, probabilmente per ampliare la platea alla quale destinare il lungometraggio.
“Thunder Force” è una commedia incentrata su due superoine che si rivela più una storia di un’amicizia che si era persa e viene ritrovata. Lo script, slegato e povero di tensione, non rende giustizia e non sfrutta al meglio il talento della coppia Spencer-McCarthy. Eppure si poteva provare ad aprire una strada più convincente per un filone relativamente nuovo. Se in “Pupazzi senza gloria” almeno Falcone graffiava con il politicamente scorretto e gag fatte di eccessi qui da vita ad un film piuttosto anonimo, con poche risate e nessun sussulto. Se lo spunto migliore, comico e non, sono le chele di Bateman vuol dire che qualche problema c’è.
“Thunder Force” è disponibile in streaming su Netflix a partire dal 9 aprile 2021.