Un inganno di troppo, non solo un giallo da scoprire e risolvere ma anche spazio per temi attualissimi
Maya Stern (Michelle Keegan) ha perso sua sorella Claire (Natalie Anderson) e suo marito Joe (Richard Armitage) in due rapine e si ritrova sola a dover tirare su una figlia.Non è facile per lei uscirne e ricominciare, anche per via di dinamiche familiari complesse che si vanno ad intrecciare strettamente.
Maya, con un passato da militare, addirittura rivedrà Joe nelle immagini di una telecamera di sicurezza.A far luce su questi misteri saranno, oltre che quelle private della donna, le indagini del sergente Sami Kierce (Adeel Akhtar).
Un inganno di troppo, recensione
Coben è uno scrittore americano specializzato in gialli e thriller spesso trasposti sul piccolo schermo, che ha raccolto diversi premi con la saga che vede protagonista il procuratore sportivo Myron Bolitar.
Netflix ha già distribuito nel 2018 una serie come “Safe” frutto della sua mente e in cantiere ci sono molti altri progetti che finiranno sulla piattaforma.Un sodalizio alquanto positivo, almeno finora.
Otto puntate scritte da Danny Brocklehurst che seminano indizi col contagocce e fanno ampio uso di flashback, tra un colpo di scena e l’altro.Non solo un giallo da scoprire e risolvere ma anche spazio per temi attualissimi come privacy, tecnologia, traumi legati alla guerra e aziende farmaceutiche multinazionali.
La regia tiene sempre il ritmo serrato e le puntate non vengono inutilmente diluite; questo non cercare scorciatoie in fin dei conti paga e mantiene sempre alto l’interesse dello spettatore.Ecco perché la serie, anche se non presenta nulla di particolarmente nuovo, riesce a colpire discretamente nel segno.
Una lieta sorpresa per Netflix, capace di scavalcare nella classifica delle visualizzazioni addirittura lo spin-off “Berlino – La casa di carta” (che abbiamo recensito qui).Merito di una scrittura sapiente, molto rigorosa e curata, i cui personaggi (apprezzabili anche quelli secondari) cambiano interiormente strada facendo.
Un thriller così confezionato non può non dare buoni risultati, fino ad un finale che riesce a ribaltare tutto in maniera plausibile.Terminata una puntata è fisiologico andare a guardare immediatamente la successiva.Più che positiva la prova di Michelle Keegan, così come quella di Adeel Akhtar.
Fattori determinanti che si aggiungono all’opera di uno scrittore tradotto in decine di lingue e capace di vendere decine di milioni di copie in tutto il mondo.La critica internazionale si è spaccata ma il pubblico della piattaforma ha premiato “Un inganno di troppo” e forse in fin dei conti è questo ciò che davvero conta.
“Un inganno di troppo” è disponibile in streaming su Netflix a partire dal 1° gennaio 2024.