Acerra, il momento del ricordo

Acerra, il momento del ricordo, una lunga nota del Sindaco Raffaele Lettieri:
Nell’autunno del 1943 ad Acerra i tedeschi stavano organizzando una massiccia ritirata dalla Campania. In quei giorni in città i teutonici iniziarono a requisire ogni automezzo per garantire il buon esito dell’operazione. A quel punto un gruppo di giovani ragazzi affrontarono i soldati e uccisero un maresciallo con un colpo alla testa.
Da quel momento i tedeschi, per rappresaglia, occuparono la sede del Comune, dando il via ai rastrellamenti: nel giro di poche ore furono bruciate decine di abitazioni, e il giorno dopo vi fu uno scontro a fuoco tra le bande armate e i tedeschi. L’esito degli scontri sembrava incerto, fino a quando all’interno del paese fecero irruzione tre Panzer, i cui colpi distrussero molte abitazioni, provocando la morte di decine di persone.
I soldati del Reich, pienamente coscienti del fatto che gli inglesi si trovavano alle porte, non si fidavano oramai più di nessuno, e freddarono addirittura il segretario del fascio di Acerra con un colpo di pistola al volto. I contadini del circondario riuscirono a raggiungere gli inglesi nella Pomigliano oramai liberata, e raccontarono degli orrori che stavano avvenendo ad Acerra.
Il giorno successivo tutti gli abitanti che non erano stati rastrellati corsero verso il ponte distrutto che collegava Pomigliano ed Acerra, e nel giro di poche ore crearono un terrapieno sul quale potevano passare indisturbati i mezzi alleati. Il giorno 3 ottobre Acerra fu definitivamente liberata, anche se per molto tempo gli abitanti sentirono su di sé il peso di quegli oscuri eventi.
Quest’anno non abbiamo potuto celebrare il ricordo della strage nazista di Acerra con le alunne e gli alunni delle scuole, ma abbiamo voluto fare memoria della libertà che non è una conquista fatta una volta per sempre, va continuamente rinnovata: è un impegno morale prima che politico, che coinvolge tutti noi nella vita di tutti i giorni.
La Città di Acerra per l’atto eroico dei suoi cittadini è stata insignita dal Presidente della Repubblica Carlo Azelio Ciampi della Medaglia d’oro al Merito civile.
«All’indomani dell’armistizio, oggetto di una spietata e sanguinosa reazione dell’occupante tedesco che aveva passato per le armi numerosi civili, tra cui anziani donne e fanciulli, e incendiato gran parte dell’abitato e delle infrastrutture, affrontava con fierezza le più dure sofferenze e intraprendeva, poi, con gran coraggio e generoso spirito di solidarietà, la difficile opera di ricostruzione» DPR del 17/06/1999.

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