Acerra: Un brutto episodio di incivilta’


Acerra: Un brutto episodio di inciviltà, sono in corso accertamenti per individuare i responsabili. 

Acerra: E’ successo ieri sera ad Acerra, possiamo parlare ancora una volta di atto vandalico se vogliamo commentare con un termine forte. Un incendio di rifiuti è stato protagonista nella tarda serata di ieri ed annunciarlo è stato il Sindaco Lettieri sui social.

Sul posto oltre alla Protezione Civile, anche le autorità che stanno facendo luce per provare a dare un volto ai responsabili. Cosa importante è che l’incendio e’ stato spento in maniera celere, pero’ queste notizie fanno sicuramente male alla comunità. Di seguito, la nota del primo cittadino che ha commentato il fatto:

Dopo l’intervento del nucleo comunale della Protezione civile con polizia di stato e vigili urbani questa sera per lo spegnimento di alcune seminiere in polistirolo e dei cartoni, sono in corso accertamenti per individuare i responsabili. Incendio spento prontamente.

Foto principale: Facebook/ Sindaco Lettieri

 

Note su Acerra:

La città, fra le più antiche della Campania, fu abitata sin dall’epoca preistorica per la presenza di ricca vegetazione, fauna e numerosi corsi d’acqua.

In base a recenti ricerche archeologiche probabilmente fu fondata dagli Ausoni, in seguito fu chiamata dagli Osci Akeru (Acerrae è il nome latino), e fece più tardi parte della Dodecapoli osca o etrusca della Campania. Nel 332 a.C. ricevette per prima nelle province romane la civitas sine suffragio, ossia la cittadinanza romana senza diritto di voto.

Rimase fedele a Roma durante la seconda guerra punica e fu assediata nel 216 a.C. da Annibale che la distrusse parzialmente. Fu ricostruita nel 211 a.C. Durante la guerra sociale fu nuovamente assediata da Papio Mutilo, ma fu difesa dal console Lucio Giulio Cesare.

Divenne Municipium e nel 22 a.C. sotto l’Imperatore Augusto divenne colonia per i veterani. Fu menzionata dal poeta latino Publio Virgilio Marone nel secondo libro delle Georgiche (v. 225): egli la definì “vacuis…Acerris”, ovvero “(per la) deserta…Acerra”, a causa dell’impaludamento frequente del fiume Clanio.

Alcune iscrizioni pervenuteci attestano l’esistenza di culti e forse di templi dedicati a Iside, Serapide ed Eracle. La presenza di un anfiteatro era stata ipotizzata al di sotto del Castello, ma sotto le antiche scuderie si sono rinvenute tracce delle strutture di un teatro risalente al II secolo a.C. La città di Acerra è anche sede vescovile, già dall’XI secolo.

 

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