Afragola, un compleanno speciale
Afragola: I 100 anni della nostra concittadina Emma Esposito, cosi’ il profilo facebook del comune ha salutato il lieto evento
Giorno di grande gaudio ad Afragola, una signora speciale riesce a tagliare il traguardo dei 1oo anni, la signora Emma Esposito, attraverso il profilo ufficiale social del Comune apprendiamo questa bella notizia. Sicuramente non capita spesso, di festeggiare questo traguardo cosi’ importante e prestigioso. Non ci resta che unirci anche noi al coro di auguri.
Note sul Compleanno:
L’usanza di celebrare la propria data di nascita ha origine da antiche usanze pagane, che, per l’occasione, erano soliti fare gli auguri al festeggiato nell’intento di proteggerlo dalle forze del male e di auspicare per lui salute e sicurezza per l’ulteriore anno che stava per iniziare.
I primi a celebrare tale usanza furono gli antichi Egizi, che erano soliti omaggiare il faraone preparando per lui un banchetto pieno di ogni sorta di prelibatezze. In Mesopotamia ed in Egitto si riteneva importante registrare il giorno della propria nascita poiché era essenziale per realizzare l’oroscopo.[1] Popoli antichi come i Greci, i Romani ed i Persiani festeggiavano esclusivamente in occasione del compleanno di re, divinità e persone nobili. Nel calendario romano si festeggiava il dies natalis (giorno di nascita) degli imperatori, nonché di particolari eventi importanti, come il Natalis Romae (il 21 aprile a commemorare la fondazione dell’Urbe), ed anche delle divinità; tra questi ultimi era particolarmente significativa la festa del Dies Natalis Solis Invicti, dedicata alla nascita del Sole, istituita da Aureliano nel 274. I primi cristiani non festeggiavano il compleanno, perché la ritenevano un pratica pagana; dei martiri veniva festeggiato quale dies natalis il giorno del loro martirio, cioè il giorno della loro nascita alla vita eterna. A motivo delle origini pagane l’usanza fu rigettata anche dagli ebrei in tempi posteriori al Cristianesimo.
Il compleanno come lo conosciamo oggi, vide la luce soltanto in epoca moderna, quando nel 1802 Johann Wolfgang von Goethe volle celebrare degnamente il suo cinquantatreesimo compleanno. Le pratiche dei moderni riti di compleanno (auguri, torta, candeline, regali e canzoni) si consolidarono negli ambienti aristocratici e nella borghesia del XIX secolo e non raggiunsero gli ambienti popolari prima del XX secolo.