Il 25 e il 26 febbraio 2025, con qualche giorno di anticipo rispetto alla Giornata della Memoria, il Teatro Stabile Santa Filomena ospiterà “La banalità del male”, uno spettacolo diretto da Dino De Angelis che affronta uno dei capitoli più bui della storia europea: l’Olocausto.
“La banalità del male”, un viaggio nei processi ai gerarchi nazisti
La rappresentazione prende spunto dai due principali processi che hanno segnato la resa dei conti con i crimini nazisti, portando sul palcoscenico non solo i fatti storici, ma anche i significati profondi e metaforici delle loro risultanze. Lungi dall’essere una semplice esposizione di atti processuali o di capi d’imputazione, lo spettacolo esplora le dinamiche psicologiche dei protagonisti coinvolti, mettendo in luce la complessità del male e il suo radicamento nella quotidianità.
Un monologo che cattura lo spettatore
Sebbene si tratti di un monologo, la potenza narrativa e l’abilità del narratore promettono di trasportare il pubblico in uno dei momenti più drammatici della storia moderna.
De Angelis, con la sua spietata capacità di coinvolgere, guida lo spettatore dentro la cruda realtà dei processi, facendo emergere non solo la portata dei crimini, ma anche l’inquietante normalità dei loro esecutori.
Supporto visivo e impatto emotivo
A rendere ancora più intenso lo spettacolo, una serie di immagini costruite appositamente per favorire l’identificazione del pubblico con i temi trattati. Questi elementi visivi, integrati alla narrazione, amplificano il messaggio, trasformando il palcoscenico in un luogo di riflessione profonda e collettiva.
Un invito alla memoria e alla consapevolezza
“La banalità del male” non è solo un’opera teatrale, ma un invito a ricordare e a riflettere sull’importanza della memoria storica. In un periodo in cui il valore del ricordo è più che mai cruciale, lo spettacolo si presenta come un’occasione per interrogarsi sulle radici del male, sulla responsabilità collettiva e sull’importanza di non dimenticare mai gli orrori del passato.