«Chi acquista merce contraffatta è complice; è ora che inizi a vergognarsi».
Il commercio cittadino, alla luce degli episodi incresciosi degli ultimi giorni, risulta essere sotto attacco. Rapine, danneggiamenti di vetrine, furti, commercio ambulante di merce contraffatta da parte di immigrati e tanti altri fenomeni di piccola e/o grande illegalità diffusa stanno rendendo la vita difficile alla stragrande maggioranza dei commercianti dell’area Stabiese già alle prese con una crisi economica di vasta portata. Apprendiamo con soddisfazione, come iniziale misura per arginare i fenomeni descritti, l’impegno dell’assessore Scafarto di prolungare, come da nostre reiterate richieste, l’orario della polizia municipale, razionalizzandone così l’impiego e di implementare la videosorveglianza, in attesa di adeguare gli impianti alle ultime tecnologie per contrastare al meglio la criminalità anche questo argomento, a dire il vero, affrontato da Fdi nel convegno tenuto al Palazzetto del Mare nel mese di Dicembre u.s.
Per quanto concerne il contrasto al mercato della contraffazione, – proseguono Aprea e Sica – in aggiunta agli impegni presi sulla stampa dal Sindaco Cimmino e dall’assessore Scafarto, volevamo suggerire, come proposta a sostegno, la necessità di iniziare ad elevare sanzioni a tutti coloro che acquistano tali prodotti, ricordando, per primo a noi stessi, che la legalità non si predica si pratica. Anche gli stessi acquirenti di merce contraffatta diventano così, a pieno titolo, parte integrante ed essenziale del circuito dell’illegalità costituito dalla vendita di merce contraffatta da parte degli immigrati, assumendo il ruolo di veri e propri finanziatori delle attività criminali diffuse sul territorio. Chi acquista merce contraffatta è complice; è ora che inizi a vergognarsi.