Castellammare di Stabia si tinge di sapori e tradizione con la presentazione ufficiale di Foodyear 2025, il calendario narrativo che celebra le eccellenze culinarie del territorio campano. L’evento si è tenuto oggi, sabato 4 gennaio 2025, presso le splendide sale vista mare dello Yacht Club Marina di Stabia.
Giunto alla sua seconda edizione, il progetto è frutto dell’impegno del giornalista e fotoreporter Gianni Cesariello e dei giornalisti Ilaria Cotarella e Marco Pirollo, che hanno dato continuità a un’importante iniziativa volta a valorizzare l’identità gastronomica del nostro territorio ed in particolare delle città di Pompei, Castellammare di Stabia e Gragnano.
Foodyear 2025, focus sul “chilometro zero”
Lo slogan di questa edizione, “C’è più gusto a chilometro zero”, sottolinea l’importanza dell’adozione di una filosofia di consumo ecosostenibile basata sull’utilizzo di prodotti locali. Il concetto di chilometro zero promuove l’adozione di abitudini alimentari sane incoraggiando la riscoperta dei sapori autentici della tradizione.
I protagonisti del calendario non sono dunque solo ristoratori, pizzaioli e fornai, ma veri e propri ambasciatori della cultura gastronomica locale impegnati a ridurre gli sprechi, a valorizzare i prodotti a filiera corta e a raccontare storie di passione e sacrificio.
I dodici volti di Foodyear 2025
Ogni mese del calendario è dedicato a un’eccellenza locale, un viaggio tra sapori e tradizioni che attraversa l’intero anno:
- Gennaio: Donna Franca (Luigi Ametrano)
- Febbraio: Mercato Pompeiano (Francesco D’Auria)
- Marzo: Mascolo Panuozzeria (Francesca Mascolo)
- Aprile: Mastro Fornaio Esposito (Carmelo Esposito)
- Maggio: Il Principe (Gianmarco Carli)
- Giugno: La Bussola – Yacht Club Marina Stabia (Carlo Verde)
- Luglio: Pizzeria Allerja (Nunzio Gallo)
- Agosto: Antica Pizzeria da Michele (Guido Iovino Condurro)
- Settembre: Casa Gallo (Vincenzo Cascone)
- Ottobre: Bosco de’ Medici Wine Resort (Ciro Chechile)
- Novembre: Taverna 49 (Lorenzo Avitabile)
- Dicembre: Cosmo Restaurant (Antonio Cesarano)
Dietro le quinte della gastronomia
Durante l’evento, i protagonisti presenti in sala hanno condiviso aneddoti e progetti, illustrando come il concetto di chilometro zero si traduca in cucina con l’utilizzo di ingredienti locali e l’adozione di pratiche sostenibili.
È stato inoltre sottolineato quanto sacrificio e dedizione siano necessari per mantenere vive le tradizioni culinarie. Come evidenziato da alcuni dei presenti, quando la maggior parte delle persone riposa, cuochi, pizzaioli e fornai sono già al lavoro per impastare e preparare le delizie che arricchiscono le nostre tavole.
Un messaggio contro la globalizzazione alimentare
Foodyear 2025 si pone in controtendenza rispetto alla globalizzazione riportando l’attenzione su prodotti che, per essere definiti a chilometro zero, devono essere coltivati o prodotti a non più di 70 km dal luogo di utilizzo. Una scelta che non è solo culturale, ma anche ambientale e che va a sostegno delle piccole imprese e delle filiere locali.
Un calendario che racconta l’identità campana
Con Foodyear 2025, il calendario diventa molto più di un semplice oggetto: è un racconto visivo e narrativo che celebra il patrimonio enogastronomico della Campania.
Attraverso i volti, le storie e i piatti di chi lavora ogni giorno con passione, questa iniziativa si conferma un omaggio alla cultura del buon cibo e un invito a scoprire il gusto autentico che solo il chilometro zero può offrire.