Tonino Scala reagisce al post di Ernesto Sica e attacca la maggioranza. Ecco il post di Sica ed il comunicato di Scala
Scala, dopo il post di Sica, attacca la maggioranza accusandola di essere complice di un consigliere che in un post su Facebook nel Giorno della Memoria, ha suscitato tante polemiche, al punto che,nelle risposte, alcuni utenti ne chiedono le dimissioni immediate.
Ecco il post di Ernesto Sica ed il comunicato di Tonino Scala.
Il post di Ernesto Sica
Per chi ha voglia di leggere…
La Shoah, come tutti gli stermini di massa, è qualcosa di inaccettabile.
Il Nazismo ha un fondamento materialista proprio come il comunismo, non c’e’ nulla di spirituale ed ideale nel Nazismo.
Basta analizzare la parabola di ascesa del Nazismo, per capire che quel partito non rappresentava il popolo, non era mosso da una coscienza politica alta e da basi ideologiche nobili, nè da un sostrato culturale che ne rappresentasse l’ossatura. Debolezza di quel partito ( che non riesco a chiamare idea) fu rappresentata dalla spasmodica e fanatica lotta contro qualcuno , gli ebrei, che per qualcuno o qualcosa.
Non nego ci possa essere un certo fascino del Nazismo, ma ciò si limita solo ad un primo acchitto, perchè in fin dei conti il Nazismo provò ad imitare il Fascismo Italiano ( in quanto l’avvento del nazismo in Germania è di gran lunga successivo cronologicamente al Fascismo italiano), fallendo miseramente e creando qualcosa di molto diverso e distante dal Fascismo Italiano, che fu invece rappresentazione della volontà popolare, fu movimento con salde radici ideologiche e spirituali, strutturato da una ossatura culturale di alto profilo.
Le leggi razziali furono macchia vergognosa ed indelebile del fascismo italiano (anche se le analisi su tal punto sarebbero molteplici) ma furono fondamenta invece di un “piccolo” Nazismo che diffuse principalmente odio e terrore.
L’uccisione di massa di quasi 6 milioni di Ebrei è frutto di menti malate che mai devono ritornare ! Così come le quasi 100 milioni di vittime del comunismo, delle quali gran parte provenienti dal passato (ad esempio i 24 milioni di Stalin nella Russia Sovietica o le oltre 150 mila vittime di Tito nelle Foibe) ed altra parte purtroppo ancora provenienti da regimi comunisti moderni.
Essere discriminati in maniera aprioristica è semplicemente odioso.
MAI PIÙ STERMINI DI MASSA.
MAI PIÙ SHOAH.
Il comunicato di Tonino Scala
Siete complici.
”Non nego ci possa essere un certo fascino del Nazismo”. Non lo nego, consigliere, ma esercita fascino solo in chi ha la testa bacata. Questa volta non me la prendo con Ernesto Sica che nel giorno della memoria, a poche ore dalla commemorazione dei fatti di Piazza Spartaco, 21 gennaio, che bagnarono Palazzo Farnese con il sangue grazie all’odio fascista, ha scritto, come da acclarata “giurisprudenza lessicale” in merito, un post farneticante. Una espressione che fa venire i brividi, ma in linea con il suo pensiero che prova ad esternare ad ogni piè sospinto, dai giocatori francesi allo striscione con le ss. Lui è così, c’è poco da fare, ma non bisogna accettarlo, bisogna contrastarlo con le armi della ragione che sembra essere svanita da chi ha vinto le elezioni amministrative. Il fascismo, il nazismo non sono pensieri, ma crimini. Il problema vero è la maggioranza che prova non solo ad ingraziarselo sulla questione dei migranti e del decreto sicurezza, ma votandolo addirittura come presidente della commissione statuto e regolamenti. E non bastano nemmeno le timide prese di posizione da parte del sindaco. Qui la vicenda è più complessa. Mi rivolgo in primo luogo al sindaco, poi al presidente del consiglio comunale, poi ai consiglieri comunali e agli assessori. Rivolgendo loro alcune domande. Può un uomo con queste idee esercitare il ruolo di presidente della commissione statuto e regolamenti? Può una maggioranza consiliare seguire queste farneticazioni addirittura andando oltre il decreto sicurezza? Qui è necessaria una presa di posizione chiara, non bastano più i post, i comunicati con i quali si prendono le distanze. Siamo di fronte a delle affermazioni che vanno contro la Costituzione, che ledono il buon senso, che provano a revisionare la storia di questo Paese condizionando la Città medaglia d’oro al valore civile per la Resistenza. L’indifferenza generale e collettiva di questa maggioranza, è come il silenzio complice di Caino che esclama: “A me che importa?” Il “me ne frego” fascista dovrebbe essere sostituito con il “mi sta a cuore” non solo per le sorti di questa terra, ma la sua anima che necessita attenzione. Mi sembra una sorta di rifiuto a voler imparare dai propri errori, quelli causati dalla follia umana. Ciò che accaduto e che accadrà ancora, le continue provocazioni e affermazioni di un pensiero sconfitto dalla ragione umana che per fortuna vince sempre, sono uno schiaffo al buon senso e ai valori connaturati nell’io più profondo della nostra città che non può essere mortifica continuamente con l’aiuto di alcuni e con il silenzio complice di altri che rimangono spettatori.
C’è poco da fare siete complici.(Foto da Facebook)