In Italia esistono luoghi incantevoli e dal fascino storico inestimabile. Spesso sottovalutati poiché non rappresentano il centro della cultura di massa. Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, è un territorio tutto da scoprire in questo senso. Nasconde angoli e misteri che probabilmente neanche gli stessi abitanti sanno di avere in casa.
Per cosa è famosa Santa Maria Capua Vetere?
Per chi non avesse particolare dimestichezza con la geografia, Santa Maria Capua Vetere è un comune italiano della provincia di Caserta. Una cittadina ricca di storia e cultura che trae le sue nobili origini dall’epoca romana.
Tanto è vero che uno dei motivi per cui è famosa ai più che hanno studiato o si sono semplicemente documentati riguarda l’Anfiteatro capuano. Trattasi di una struttura che somiglia molto al Colosseo di Roma, ma in formato minore. In qualche modo è accostabile ad esso in quanto i gladiatori si allenavano proprio qui in previsione delle loro performance nell’arena.
La costruzione risale ad Augusto nel I secolo A.C. e ridefinita successivamente dall’imperatore Antonino Pio. Una volta andati via i romani la struttura fu vandalizzata miseramente dapprima dai vandali e in seconda battuta dai saraceni.
È un luogo che ha visto sfilare, in linea di massima, personaggi prestigiosi del panorama sociale romano e per questo attualmente risulta essere una delle attrazioni più vive e frequentate di Santa Maria Capua Vetere.
L’altra è il museo archeologico dell’antica Capua, laddove sono conservati i resti dell’Anfiteatro suddetto. La si può ammirare dalla Torre di Sant’Erasmo, storicamente riconducibile all’epoca medievale. Aveva funzione di fortezza sfruttata sia dai longobardi che dai normanni. Dal 1700 in poi la torre ha subito un abbattimento in virtù di una nuova costruzione basata a scopi militari.
Gli appassionati di archeologia e teologia apprezzeranno certamente il Mitreo, un monumento risalente al culto mitraico e alla religione ellenistica del mitraismo. La leggenda narra che siano stati proprio i romani, nello specifico i gladiatori, a importare questo tipo di cultura dall’oriente.
La costruzione vede i suoi natali nel II secolo D.C. ed è poco distante dall’Anfiteatro campano e dal Museo archeologico dell’antica Capua. Trattasi di una struttura sotterranea al cui interno è possibile ammirare l’affresco della Tauroctonia. Il culto dell’uccisione del toro da parte del Dio Mitra simbolizza a pieno l’iconografia della religione mitraica.
Una piccola curiosità: nonostante i soli 15 chilometri quadrati e una densità abitativa non altissima, Santa Maria Capua Vetere ha ben cinque agenzie di scommesse sul territorio. Un segnale che qui si è ancora radicati alle proprie tradizioni, tanto è vero che le ‘sigle’ dei concessionari sono quelli più tradizionali.
Per questo motivo, non hanno preso molto piede marchi recenti, anche quelli che si occupano di più campi. Chi vuol giocare al casino di Betway con soldi veri dovrà farlo solo on line. E se si considera che per il decreto dignità non si può fare pubblicità, è facilmente immaginabile come alcuni aspetti sono praticamente rivolti solo ad appassionati e addetti del mestiere.
Che differenza c’è tra Capua e Santa Maria Capua Vetere?
Non tutti sono consapevoli del fatto che Capua e Santa Maria Capua Vetere sono due comuni distinti e separati. Ma hanno una storia in comune e sono collegati tra loro dal fatto che Capua rappresenta la città antica, mentre Santa Maria Capua Vetere ne è, in qualche modo, una conseguenza sorta sulle sue rovine.
Casilinum è la Capua moderna e Santa Maria Capua Vetere corrisponde alla Capua antica. Nel corso della sua storia Capua ha visto attraversare sul suo suolo popolazioni tra le più disparate. I primi sono stati gli etruschi tra il V e il IV secolo A.C., passando successivamente per i romani e gli ostrogoti.
Proprio in concomitanza con l’ascesa dell’impero romano Capua brilla di luce propria e cresce tanto sul piano urbanistico, agricolo e sociale. Cicerone la definiva “seconda Roma”, favorito dalla presenza dell’Anfiteatro versione piccolo Colosseo.
La rivolta dei gladiatori aizzata dall’allora condottiero Spartaco è stato uno degli eventi più significativi nella storia di Capua antica. Una forma di ribellione che puntava, in qualche modo, a conquistarsi larga fetta della città, ma fu smontata facilmente dai romani.
Quando inizia la festa a Santa Maria Capua Vetere?
La festa dell’Assunta, patrona della città di Santa Maria, è uno di quegli eventi che contraddistinguono dal punto di vista sacro e, a tratti, folkloristico la cittadina di Santa Maria Capua Vetere. Una ricorrenza religiosa che attira ogni anno migliaia di persone, fedeli in particolar modo, desiderosi di godersi, tra gli altri, uno spettacolo pirotecnico al solito scoppiettante.
Iniziano il 4 agosto per concludersi ufficialmente il 22 agosto. Nell’arco di questo lasso tempo si alternano la Santa processione agli eventi musicali volti a ravvivare l’atmosfera di Piazza Mazzini e del centro storico.
A Ferragosto si ha il culmine attraverso giochi di luce che tendono ad enfatizzare sotto ogni punto di vista la figura della Vergine Assunta. C’è la possibilità, inoltre, di intrattenere i bambini con giochi e giostre, generalmente piazzati all’interno della villa comunale. Gli spettacoli comici contribuiscono ad un mix vincente tra ilarità e sacralità.
Quanti abitanti ha Santa Maria Capua Vetere 2023?
Santa Maria Capua Vetere, all’anno 2023, vanta oltre 30000 abitanti. Un dato statistico cresciuto sempre più dall’anno 2000 ad oggi, a testimonianza di un’attrattiva demografica che questo territorio garantisce a coloro che lo occupano, complice anche i diversi eventi culturali che la stanno animando in questi ultimi anni.
Di questi almeno 1500 sono residenti stranieri, a dimostrazione ulteriore di una popolazione eterogenea e dedita all’internazionalizzazione, almeno sul piano etnico. Santa Maria dispone di ben tre biblioteche e di circa 15 scuole tra licei e istituti vari.
L’Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli ospita in questa sede le facoltà di Lettere e beni culturali e di Giurisprudenza. Essendo collegata alla linea ferroviaria Roma-Napoli e all’autostrada A1 della stessa tratta risulta essere logisticamente praticabile sia dagli studenti che dai lavoratori.
Quando si festeggia il patrono di Santa Maria Capua Vetere?
Il patrono di Santa Maria Capua Vetere si festeggia esattamente il 22 ottobre di ogni anno. Precisamente cade in occasione di San Simmaco. Colui che è stato vescovo nell’antica Capua sotto la guida di Papa Celestino I.
Rimane per quasi 20 anni al vertice del vescovato, partecipando in maniera attiva al Concilio di Efeso, apice della venerazione sacrale di Maria madre di Dio. La basilica di Santa Maria Maggiore, costruita nel 432 A.C., è ancora oggi uno dei monumenti più visitati della città e la si deve a lui.
Ed è proprio qui che è stato sepolto subito dopo la sua morte, sopraggiunta nel 449 A.C. Tuttavia, la tomba sembra dispersa nel nulla e non è stata mai rivendicata. Secondo il calendario ecclesiastico il 22 ottobre rappresenta una data simbolica perché celebra l’ingresso nell’alto dei cieli dello stesso santo.