Eboli, il Comune avvisa
Il Comune regolamenta servizi e sicurezza in litoranea nel rispetto istituzionale
e garantendo maggiore tranquillità a bagnanti ed operatori turistici
Il bando parcheggi comunali lungo la strada litoranea è stato modellato sulla scorta della concertazione e del rispetto istituzionale, per garantire armonia tra Comuni vicini ed assicurare servizi ai cittadini.
«I continui attacchi contro amministrazione comunale e cittadini di Eboli – spiega il sindaco, Massimo Cariello -, impegnati insieme nel dare regole e sicurezza al territorio, sono il frutto di scarsa conoscenza delle istituzioni e degli atti messi in campo. Garantiamo i servizi in litoranea non solo con questo bando, ma anche con una serie complessa di interventi per vigilanza, pulizia e sicurezza, e proseguiamo sulla strada del dialogo istituzionale che ci vede impegnati nel dare un nuovo volto al territorio ed occasioni di crescita alla città. L’odio di qualcuno contro la città e contro gli ebolitani viene smascherato ogni giorno, i cittadini sapranno valutare».
Sul tema specifico di parcheggi e servizi interviene il vicesindaco, Cosimo Pio Di Benedetto:
«I consiglieri di opposizione Cardiello e Fido ancora una volta perdono l’opportunità di tacere per non manifestare la scarsa conoscenza degli atti – attacca il vicesindaco di Eboli, Cosimo Pio Di Benedetto -. Sono gli stessi che hanno aizzato qualche operatore turistico e qualche consigliere comunale di altri Comuni, pur di farsi pubblicità ed alimentare tensione tra i cittadini. Il bando emesso è il frutto del massimo rispetto per un Comune confinante, poiché le aree interessate ai parcheggi presentano il doppio profilo di proprietà ed esercizio di usi civici. Avremmo potuto organizzare i parcheggi sulla scorta di passate intese, facendo versare un canone come già pattuito. Invece abbiamo scelto di non alimentare tensioni e contrapposizioni, prevedendo soste sulle aree interamente comunali e programmando in diverso modo sicurezza ed altri servizi. Cardiello e Fido sono stati zittiti in Consiglio, ora tentano di alimentare tensioni per proprio tornaconto, ma i cittadini hanno capito»