Un Festival dedicato al Cinema, al suo mondo e alle sue peculiarità: da venerdì 8 a domenica 10, Movieboli presso Arena Sant’Antonio.
Tre giorni di attività, confronti e contenuti per celebrare il talento e la creatività nel panorama cinematografico contemporaneo e partenopeo, in un’atmosfera unica e coinvolgente per i partecipanti.
In questo contesto, si terrà la competizione tra i cortometraggi in gara: “Quella che brilla di più”, scritto e diretto da Antonio Marcantuono;
“La cravatta” scritto da Allegra Iania, Alessandro Coscia, Marco Fiore e Marco Landi e diretto da Marco Landi;
“
GEN- Restare, Tornare, Sognare” di Francesco Nunziante.
Nelle prime due serate, inoltre, saranno proiettati film di successo come “Midnight in Paris” e “The Truman Show”.
In occasione della finale di domenica, quando verrà decretato il corto vincitore, poi, si assisterà al documentario “Miracolo a Napoli” di Maria Rosaria Dell’Orto.
Tre giorni di Cinema e condivisione a Eboli.
Il nome Eboli potrebbe derivare da Eu bòlos (ευ βώλος, “buona zolla”), o dal mitico fondatore Ebalo, figlio della ninfa Sebeti e di Telone, re di Capri, menzionato da Virgilio alla fine del settimo libro dell’Eneide (“Oebale quem generasse Telon Sebetide Nympha”). Si tratta, tuttavia, di ipotesi non documentate da fonti scritte.
Quando i greci arrivarono ad Ebhura (trascrizione indoeuropea), trovando il nome simile a quello di numerose località pelasgiche della Grecia, la indicarono come “Ephýra katà Kampánian” (Εφύρα κατὰ Καμπάνιαν). Difatti, il nome “Ephýra” (Εφύρα) è l’antico nome di Corinto. Un’ulteriore origine potrebbe essere “Ευ πόλις”, ossia “buona città”: la π, tramite un processo linguistico di labiovelarizzazione seconda, si sarebbe trasformata nella labiovelare β, dando origine a “Ευ βόλις”, che sarebbe sfociato poi nella variante del latino medievale “Ebolus”, dunque “Evoli” e poi, infine, “Eboli”