Si è svolta ieri, 31 Ottobre 2022, la XIX Giornata Nazionale del Trekking Urbano, un’occasione per scoprire “a passo lento” le meraviglie del nostro Paese. Da Nord a Sud, tantissimi gli itinerari proposti per l’edizione di quest’anno intitolata “Che spettacolo di trekking”. Ben 71 i comuni che hanno aderito all’iniziativa. Di questi vi raccontiamo il meraviglioso itinerario proposto dal Comune di Ercolano.
Lo spettacolo del Miglio d’Oro
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Il Comune di Ercolano ha studiato e messo a punto un itinerario volto a promuovere le magnifiche dimore che hanno reso famoso il Miglio d’Oro, il tratto di strada rettilineo compreso tra il comune di Ercolano e quello di Torre del Greco, la cui lunghezza originaria misurava esattamente un miglio. E’ in quel tratto di strada che sorgono, tra le altre, le meravigliose Villa Campolieto, Villa Favorita, Villa Aprile, ma anche Palazzo Vallelonga e Villa Mennella.
In secondo momento, per finalità politiche e di promozione turistica, il concetto di Miglio d’Oro è stato poi esteso ai comuni limitrofi di Portici e di San Giorgio a Cremano, e successivamente anche a quelli di Barra e San Giovanni a Teduccio. Un territorio, quindi, molto più lungo di un miglio dove insistono ben 122 ville vesuviane del XVIII secolo censite dalla Fondazione Ente Ville Vesuviane, fra le quali la Reggia di Portici, Palazzo d’Elboeuf e Villa delle Ginestre solo per citarne alcune.
Ercolano, l’itinerario per la XIX Giornata Nazionale del trekking urbano
L’itinerario proposto dal Comune di Ercolano per la XIX Giornata Nazionale del trekking urbano ha destato molto entusiasmo. Oltre ai residenti, anche diverse persone provenienti dai comuni limitrofi, hanno aderito all’iniziativa.
Al ritrovo previsto nel Parco Inferiore di Villa Favorita, due gruppi di visitatori, grazie a giovanissime e validissime guide, hanno potuto apprendere la storia della Casina dei Mosaici prima di giungere al molo borbonico dove, numerosi bagnanti, approfittando delle alte temperature stagionali, si stavano godendo una giornata di sole e di mare.
Ê stata poi la volta del settecentesco palazzo Arcucci, sede del distaccamento della guarnigione del fortino borbonico del Granatello, successivamente adibito a carcere, oggi in attesa di un imponente progetto di riqualificazione.
Raggiunta Villa Maiuri, un tempo sede del prestigioso Centro Archeologico Internazionale Amedeo Maiuri, i visitatori sono rimasti incantati dagli splendidi affreschi che ne decorano gli interni.
Il percorso si è poi concluso a Villa Campolieto dove i partecipanti, lieti della mattinata trascorsa insieme, si sono salutati con la speranza di ripetere quanto prima un’esperienza simile.