Giovanbattista Cutolo, domani i funerali. Don Patriciello: “Napoli va restituita ai napoletani perbene. Ora bisogna cambiare”


Domani, mercoledì 6 settembre, alle 15, verranno celebrati i funerali di Giovanbattista Cutolo, il giovane talento della musica di 24 anni ucciso per futili motivi all’alba del 31 Agosto in Piazza Municipio. L’autore del delitto, un minore di 16 anni che aveva già nel suo curriculum un tentato omicidio e altri reati minori.

A celebrare i funerali che avranno luogo in Piazza del Gesù, nella chiesa del Gesù Nuovo, sarà don Mimmo Battaglia, vescovo di Napoli. Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ha decretato per la giornata di domani il lutto cittadino.

Don Patriciello: “Napoli va restituita ai napoletani perbene. Ora bisogna cambiare”

Gianbattista Cutolo, figlio del noto regista torrese Franco Cutolo, era un talentuoso cornista dell’orchestra Scarlatti Young. Quella mattina si trovava fuori ad un pub in compagnia della sua ragazza e di alcuni amici per festeggiare un compleanno. A mettere fine alla sua vita quella che viene chiamata “paranzella”, una band di minorenni che prendono di mira chi palesemente con la criminalità non ha nulla a che a fare, vessando e provocando con l’intenzione di far scattare una rissa.

Uno sguardo, una parola e tre colpi di pistola che feriscono mortalmente Giovanbattista. A sparare è un 16enne che viene individuato poco dopo dagli investigatori della Squadra Mobile di Napoli. Il minore confessa il delitto. Il suo curriculum si arricchisce.  Nei suoi confronti viene emesso un fermo dal Pm della Procura per i Minorenni- I reati a suo carico sono quelli di omicidio aggravato, porto abusivo di arma da sparo e ricettazione.

“C’è una minoranza di delinquenti che deve essere perseguita, condannata, rieducata. A 16 anni questi giovani non sono più minorenni.” – sono le parole di don Maurizio Patriciello – “Napoli va restituita ai napoletani perbene. Ora bisogna cambiare” – continua il parroco del Parco Verde di Caivano.

Domani, 6 Settembre, i funerali di Giovanbattista Cutolo

Per dare alla città di Napoli la dignità che merita e per non lasciare che la morte di suo figlio resti vana, Daniela Di Maggio (madre di Giovanbattista Cutolo), invita la città e soprattutto i volti noti di Napoli (musicisti, attori, calciatori, scrittori, giornalisti, rappresentanti delle istituzioni) a prendere parte ai funerali del suo GiòGiò.

La Di Maggio chiede anche che venga intitolata una strada o una piazza a suo figlio e che vengano riformate le norme relative alla punibilità dei minorenni. Un sedicenne che uccide a sangue freddo e per futili motivi, così come è stato ucciso Giovanbattista, non è un ragazzino. E’ un adulto e come tale va giudicato.

Il corno come simbolo della Napoli perbene

Il corno era lo strumento che suonava GiòGiò. Che possa diventare il simbolo della Napoli perbene, quella Napoli composta da cittadini onesti e generosi, di uomini e donne di cultura, di persone che amano la loro città e sono pronte a difenderne la dignità, di quella Napoli che, talvolta, purtroppo, fatica a farsi riconoscere.

La redazione di Magazine Pragma partecipa al dolore di amici e familiari e di quanti ebbero a conoscere e ad amare GiòGiò.

 

(foto di repertorio)

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