Gragnano – Grazie al fondo di rotazione istituito dalla Regione Campania sono sei i progetti immediatamente cantierabili. Tra essi due mirano a valorizzare il territorio di Gragnano. Si tratta di un progetto di restauro conservativo dei mulini dell’area della Valle dei Mulini e di un progetto di recupero dell’ex macello.
Gli altri progetti riguardano il Comune di Sorrento (Realizzazione del Parco Agricolo Archeologico della punta di Sorrento); il Comune di Pozzuoli (Completamento del patrimonio complesso monumentale “Toledo” con rifunzionalizzazione dell’ex cinema); il Comune di Agropoli (riqualificazione e restauro del Castello) e il Comune di Mirabella Eclano (Parco Fluviale del Calore).
A parlarcene è Giuseppe Di Massa, presidente del Centro Cultura e Storia di Gragnano e dei Monti Lattari.
- Finalmente un progetto in grado di valorizzare un’area e un borgo che costituiscono la storia della città di Gragnano. Di cosa si tratta nello specifico?
Il finanziamento ottenuto era atteso già da qualche anno; anzi alcuni anni fa la Regione diede al Comune il finanziamento per realizzare la progettazione, poi portato a termine da uno studio non campano. Ora finalmente è andato in porto il finanziamento dell’opera, ovvero il restauro di 5 mulini di proprietà comunale e del locale ex macello. Quindi c’è ora la possibilità di interventi in grado di valorizzare finalmente la Valle dei Mulini. Anche il Comune potrà fare la sua parte per la Valle essendo proprietario du numerosi ruderi di mulini; la sua valorizzazione era già iniziata grazie ai nostri volontari.
Il nostro Centro Culturale è ovviamente orgoglioso di questo risultato, perchè alcuni anni fa iniziammo a restaurare i due mulini privati che avevamo ottenuto in comodato. Il mulino Porta di Castello è stato rimesso in funzione e ha avuto migliaia di visitatori in pochi anni, mentre il mulino Lo Monaco è in corso di restauro e ci auguriamo di poterlo aprire alle visite prima della prossima estate. Grazie alla nostra presenza nella Valle anche gli scarichi di materiale vario sono diminuiti del 95%; il Comune ha inserito la strada che percorre la Valle in quelle da pulire dall’impresa della Nettezza Urbana, abbiamo ottenuto la riapertura della fontanina a mezzo percorso e l’illuminazione notturna è ora accettabile.
Certo che siamo anche orgogliosi di un altro risultato, che ritengo il più importante ed è il fatto che i cittadini di Gragnano sentono ora la Valle come loro capitale ambientale e di svago, vengono a passeggiare, a fare trekking e vi portano i propri figli. Si sono insomma reimpossessati di un bene comune, spendibile ora come un parco urbano e in prospettiva di un ecomuseo all’aperto.
La Valle potrebbe anche essere uno dei punti di visita del circuito del Museo della Pasta diffuso per l’intera Città. Per quanto sarà nelle nostre possibilità stiamo facendo, aiutati dal Consorzio di Tutela della Pasta IGP e da altri mecenati, la nostra parte.