Gragnano – L’attenzione degli inquirenti in un primo momento si era concentrata su sei persone, cinque minori ed un maggiorenne. Sembra però che il numero degli autori dei messaggi intimidatori indirizzati ad Alessandro sia molto più ampio e che a capo della banda di bulli ci sia una ragazzina.
É dall’esame del telefonino di Alessandro che si sta procedendo all’identificazione di chi minacciava il 13enne morto a Gragnano dopo essere precipitato dalla finestra della sua abitazione.
Gragnano, resta sotto sequestro il corpo di Alessandro
Fa discutere nelle ultime ore la dichiarazione resa da un ufficiale dei carabinieri che, anziché condannare i bulli, ha condannato i genitori di Alessandro che, a suo giudizio, non avrebbero saputo dare la giusta educazione al figlio.
“Se allevi conigli non puoi pretendere leoni”. Nei suoi confronti l’Arma ha fatto partire una procedura disciplinare.
Intanto, il corpo del ragazzo resta sotto sequestro, in attesa dell’eventuale esame automatico.