Ottant’anni fa, il 23 Settembre del 1943, Padre Gino Ceschelli, parroco di San Giuseppe Vesuviano, venne ucciso con due colpi di pistola alla nuca dai soldati tedeschi.
Dopo che l’Italia ruppe il patto con la Germania iniziarono le ritorsioni da parte dei tedeschi. A San Giuseppe Vesuviano (NA), Padre Gino Ceschelli si oppose alle rappresaglie restando sul posto, nascondendo alcuni uomini in chiesa, prendendosi cura dei feriti e seppellendo i morti che erano stati abbandonati.
Il 23 Settembre 1943 mentre il parroco si trovava in piazza con alcuni confratelli, venne prelevato dai soldati tedeschi e ammazzato con due colpi di rivoltella alla nuca. Don Gino Ceschelli aveva solo 41 anni.
La sua salma si trova tumulata nel Santuario di San Giuseppe Vesuviano. Una lapide riporta la motivazione del conferimento della medaglia d’oro al valor civile a Padre Ceschelli:
«Durante l’ultimo conflitto mondiale, nel periodo dell’occupazione tedesca, quando maggiormente infuriavano i bombardamenti aerei e più violenta imperversava la reazione nazista, non abbandonò un istante la popolazione affidata alle sue cure spirituali e con esemplare abnegazione e sprezzo del pericolo intervenne sempre prontissimo ovunque vi fosse necessità di curare i feriti, portar conforto ai moribondi ed aiutare gli afflitti. Impavido si oppose tenacemente ai tentativi di saccheggio ed alle azioni di rappresaglia delle truppe occupanti, finché dalle medesime venne barbaramente trucidato, restando vittima del suo illuminato senso del dovere e dell’alto spirito di umana solidarietà.»
A ricordare oggi la figura di Don Gino Ceschelli, ad 80 anni dalla sua morte, dopo un momento di preghiera e la celebrazione eucaristica presieduta dal superiore generale p. Tullio Locatelli presso il Santuario di San Giuseppe Vesuviano, la testimonianza di Elena Ceschelli, pronipote del parroco e l’intervento dello scrittore e giornalista Tonino Scala.
Alle celebrazioni interverranno con un intramezzo musicale anche gli alunni dell’Istituto Comprensivo 3° Ceschelli.