Edoardo Bennato, il cantastorie più famoso d’Italia, incanta il pubblico del teatro Augusteo, pieno in ogni ordine di posti.
Live Edoardo Bennato
Bennato offre più di due ore di concerto live, senza interruzioni, dimostrando la grande verve, energia e passione per la musica che da 40 anni immortala con le sue canzoni il mondo odierno.
La carriera in un concerto
In questo concerto Bennato ripercorre tutta la sua carriera di compositore, con brani tratti dai suoi album più famosi, come “Burattino senza fili” (che quest’anno festeggia i 40 anni), “Sono solo canzonette”, “Abbi dubbi”, “Le ragazze fanno grandi sogni”, “ La fantastica storia del Pifferaio magico”, fino all’ultimo lavoro, “Pronti a Salpare”.
Le canzonette
Come sempre le sue “Canzonette“ ricchissime di contenuti ironici e scherzosi su temi che toccano la politica, la famiglia, i figli, che sembrano ancora di più attualizzati dalla sua fotografia musicale come un precursore immaginifico del nostro presente e futuro.
La favola di Pinocchio
Edoardo, con la sua genialità creativa unica nel suo genere, riprende il libro delle favole di Pinocchio e completa la storia dei personaggi, con tre nuovi brani che sempre in veste rock raccontano le vicende di Lucignolo, di Mastro Geppetto e del Grillo Parlante, tre personaggi assenti nel racconto musicale precedente e ripresi oggi con grande ironica attualità nel suo ultimo lavoro musicale che dà anche il nome al tour “Pronti a Salpare“, dove l’artista come sempre ironizza con il suo canto denunce su argomenti di grandissima attualità ed in merito ha affermato:
“Viviamo un’era di grandi trasformazioni, di spostamenti biblici. Decine di migliaia, centinaia di migliaia di disperati cercano vie di scampo alle guerre, alla fame, alla miseria e si dirigono verso il conclamato benessere del mondo cosiddetto occidentale. Sono disposti a tutto, sono disperati, sono pronti a salpare! Ma tutti quanti noi dovremmo essere pronti a salpare. Il mondo cambia e dovremo entrare in una altro ordine di idee, guardare le cose da un altro punto di vista. Insomma, non solo gli emigranti ma tutti quanti noi in questo momento particolare dovremmo essere pronti a salpare“.
L’infanzia e il padre di Bennato
Durante il concerto, Bennato nel suo continuo racconto di vita e musica, ha ricordato alcuni passaggi della sua infanzia a Napoli, del padre che lavorava a Bagnoli alla ILVA, e che dopo la crisi si poteva trasformare l’intero indotto industriale in un nuovo e grande distretto turistico, invece ha prevalso il solito vittimismo esistenziale di opportunità mancate.
La calunnia
Inoltre, ha parlato anche della «calunnia» in un brano, “La Calunnia è un Venticello“ tratto dal novo album, riprendendo e musicando in rock, testi del celebre brano di Gioacchino Rossini dal Barbiere di Siviglia, ricordando così i casi di Enzo Tortora e Mia Martini.
Energia da vendere
Come sempre, Edoardo Bennato non delude e l’energia, trasmessa durante tutto il concerto, avrà vita lunga nelle orecchie e nel cuore di chi ha avuto la fortuna di ascoltarlo ancora oggi.