La Gaiola, la meravigliosa baia di Posillipo (video)


<strong>La Gaiola (in napoletano  sta per gabbia) è una piccola, meravigliosa baia di Posillipo. Merita pienamente la collocazione in questo toponimo. Pausillipon, dal greco, si può tradurre anche in “Lontanodalle cure, dalle responsabilità”. Ed è precisamente ciò che accade ogni volta che si scende a piedi dal Parco Virgiliano alla Gaiola. In quei 10 minuti percorsi a piedi, la città, la dimensione urbana, si perde e si dimentica. Le ansie, i pensieri, la tristezza, vengono lasciati indietro.

Si approda ad una prima spiaggetta, poi un’altra protetta da una scogliera frangiflutti, poi si sale alla casa posta di fronte alle due isolette, collegate da un ponticello in cemento. Sull’isola più grande ci sono i resti di una villa, sull’altra i resti di pompe e fontane.Attorno alle due isole, pesci, reperti archeologici romani sommersi, gabbiani ed il passaggio di imbarcazioni.

La Gaiola, riserva marina protetta

Tutto questo veniva prima goduto da una comunità di affezionati, amanti del mare, di musica reggae, canoisti, scugnizzi, scolari, gente di Posillipo e di Napoli.
Ognuno vi ha lasciato dei ricordi preziosi.

Ora l’area è al centro di una Riserva Marina Protetta ed è sede (in concessione dalla Regione) dell’Associazione Gaiola, che l’ha ripulita e porta avanti iniziative educative e di ricerca.

L’accesso però è contingentato, 200 persone dalle h9.00 alle h14.00 e un’altra scaglione uguale dalle h15.00 alle h18.00, previa prenotazione sul sito del comune di Napoli. Si è persa qualsiasi idea di libertà, divertimento, comunità.

Baffone, vecchio marinaio dal braccio offeso, non potrà più giocare a pallone con Alessandro, io che sono soggetto a basaliomi (cancri della pelle) non potrò scendere dalle 5 alle 8 di sera, quando il sole non scotta, Bruno, nuotatore di fondo, non può più allenarsi a mare, nuotando da un bastione all’altro (70 metri). Gli esempi da fare sarebbero tantissimi.

A che serve avere un posto protetto e pulito, rigidamente regolato (lo zelo delle guardie giurate e dei membri dell’Associazione sconfina nella severità), se i Napoletani lo perdono come spazio pubblico?

Sta a voi lettori o viewers del video deciderlo lasciando un commento.

 

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