Il Maschio Angioino e i segreti d’agosto


All’interno e all’esterno del Maschio Angioino, alla scoperta del suo volto ancora “inedito”

Questa la mission dell’associazione Timeline che dà vita a  “La Fortezza del tempo: itinerario delle prigioni”, una visita tematica a carattere storico-archeologico che condurrà il pubblico attraverso itinerari di solito non frequentabili durante tutto il mese di agosto.

Si inizia sabato 29 luglio alle ore 10, l’ultima visita è prevista per le ore 16:30, in italiano e in altre lingue straniere. Il percorso ideato dall’ associazione partenopea prevede, come punto di partenza, l’Arco di Trionfo dal quale, attraversando il cortile, si potrà accedere ai sotterranei del castello, visitando due ambienti posti nello spazio sottostante alla Cappella Palatina: l’uno chiamato “fossa del miglio”, deposito del grano della corte aragonese, ha avuto, nel corso degli anni anche un’ altra terribile destinazione d’uso. Conosciuta anche come “fossa del coccodrillo”, veniva utilizzata, infatti, anche per rinchiudervi i prigionieri condannati alle pene più dure. Il suo nome deriva da un’antica leggenda, secondo la quale i prigionieri cui toccava in sorte di essere rinchiusi in quel luogo, scomparivano misteriosamente. Per comprendere il motivo di tali sparizioni, venne aumentata la vigilanza e si scoprì che da un’apertura entrava un coccodrillo che azzannava i prigionieri alle gambe e li trascinava in mare. Al rettile, giunto dall’Egitto seguendo una nave, furono per qualche tempo gettati coloro che si volevano mandare a morte senza pubblicità.

L’altro ambiente, denominato “prigione della congiura dei Baroni”, conserva quattro bare senza nessuna iscrizione, contenenti, forse, le spoglie mortali dei nobili che avevano partecipato alla congiura dei Baroni nel 1485. Dalla descrizione fatta dal De La Ville Sur-Yllon nel 1893 risulta che i cadaveri erano vestiti secondo la moda del Quattrocento e che uno di questi, forse un prelato, era stato ucciso per soffocamento. Ma c’erano anche altri spazi del castello, come i sotterranei della Torre dell’Oro, della Torre di Guardia e della Torre di San Giorgio, che venivano adibiti a prigioni.

Dalla scala a chiocciola della Regina Giovanna si arriverà a scoprire lo storico portone di bronzo. Agli occhi dei visitatori, Timeline Napoli presenta un’emozionante pagina di storia che racconta Napoli attraverso le vicende del Castelnuovo.

Per info e prenotazioni: 331/7451461

Ph: Emanuela Totaro

 

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