E’ accaduto la sera dell’ultimo dell’anno presso l’Ospedale Villa Betania di Ponticelli. Ma si è trattato di uno scambio solo temporaneo. Del resto, anche se i bambini erano nati lo stesso giorno ed avevano in comune il cognome, uno era maschietto e l’altra femminuccia.
All’atto della consegna in camera alle rispettive madri per il rooming-in, i due neonati erano deposti l’uno nella culletta dell’altro. Ovviamente le mamme si sono subito accorte dello scambio. Si è trattato dunque solo di uno scambio temporaneo, senza alcuna conseguenza.
Naturalmente,a Napoli e provincia, è scattata la corsa al lotto. Il terno più giocato è stato 65 (la donna incinta) 72 (la meraviglia) e 80 (la nascita).
Scambio di neonati – Il chiarimento del direttore sanitario
«In riferimento all’episodio del momentaneo scambio di cullette avvenuto in data 31 dicembre 2019 presso il reparto maternità del nostro Ospedale, nel turno di servizio 8.00-14.00, bisogna fare alcune precisazioni. Nella camera di degenza numero 304 erano presenti due neonati nati il 30 dicembre 2019, uno da parto cesareo e l’altra da parto naturale, il primo di sesso maschile e l’altra femmina, con un’omonimia parziale per i cognomi del padre di uno e della madre dell’altra».
«Dopo le routinarie procedure di visita medica ed accudimento giornaliero, all’atto della consegna in camera alle rispettive madri per il previsto rooming-in, i due neonati, deposti ciascuno nella culletta dell’altro, sono stati avvicinati alle rispettive madri. Non appena le mamme si sono accorte dello scambio i neonati sono stati riportati al Nido per la verifica dell’accaduto e dell’identità dei bambini, riscontrando uno scambio di deposizione in culletta».
«Per tranquillizzare i genitori rispetto a quanto accaduto nel Nido, alla presenza del primario e del medico di guardia, è stata verificata la corrispondenza dei rispettivi braccialetti, del sesso dei neonati e delle diverse modalità dei parti. I genitori dei neonati sono stati informati e tranquillizzati dal primario ed hanno verificato anche loro la corrispondenza dei braccialetti madre-figlio».