Pompei – Un fitto calendario di celebrazioni e appuntamenti quello presentato stamani dall’ ’Arcivescovo Monsignor Tommaso Caputo ed il Rettore della Basilica mariana, Monsignor Pasquale Mocerino per commemorare il 150° anniversario dell’arrivo di Bartolo Longo a Pompei
Cammino Giubilare Longhiano, le celebrazioni per commemorare il 150° anniversario dell’arrivo di Bartolo Longo a Pompei
Rivivere i momenti più significativi dell’impegno che il Beato Bartolo Longo profuse in quella che era una terra deserta dove dilagava povertà morale e spirituale e dove non vi era alcun orizzonte di speranza. E’ questo il significato dello speciale anno giubilare che avrà inizio il 1° ottobre 2022 e terminerà il 31 ottobre 2023.
«Nel corso dell’Anno longhiano – ha detto Monsignor Pasquale Mocerino, Rettore del Santuario – proporremo ai pellegrini un focus dedicato alla figura del Beato e coinvolgeremo gli eredi dei compagni di viaggio di Longo a cominciare dagli ordini e dalle congregazioni religiose, innanzitutto le Suore domenicane “Figlie del Santo Rosario di Pompei”, che fondò, e i Fratelli delle Scuole Cristiane, che operano a Pompei dal 1907»
Il programma
- Il 2 ottobre ci sarà la recita solenne della Supplica
- Il 5 ottobre la festa del Beato
- Ogni giorno feriale il “Buongiorno a Maria”. E ancora,
- Il 19 ottobre un incontro dedicato al XX anniversario dalla pubblicazione della “Rosarium Virginis Mariae”, la Lettera di San Giovanni Paolo II sulla preghiera del Rosario. Interverranno Monsignor Domenico Sorrentino, Arcivescovo di Assisi; Margaret Karram, presidente del Movimento dei Focolari, al quale, insieme al Santuario di Pompei, Papa Wojtyla affidò la promozione della preghiera del Rosario; e Angelo Scelzo, direttore de “Il Rosario e la Nuova Pompei” e già vicedirettore della Sala Stampa vaticana.
- Il 26 ottobre, in Santuario, si terrà un concerto del Coro “Mysterium Vocis” e dell’Orchestra “Artemus”.
- Il 29 ottobre, in Località Arpaia, dove il Beato ascoltò l’ispirazione interiore che cambierà la sua esistenza, “Chi propaga il Rosario è salvo!”, si svolgerà una celebrazione commemorativa dinanzi alla stele che ricorda l’evento.
L’arrivo del Beato Bartolo Longo a Pompei
«Nel mese di ottobre 1872 – ha ricordato Monsignor Tommaso Caputo, Arcivescovo di Pompei – il Beato Bartolo Longo, Fondatore del Santuario, delle Opere di carità e della stessa Nuova Città di Pompei, arrivò per la prima volta in Località Arpaia, nell’allora Valle desolata. Vi giunse per amministrare i beni della Contessa Marianna Farnararo, vedova De Fusco, che diventerà non solo la sua consorte, ma anche la cofondatrice del Santuario. Possiamo dire che quel giorno, per questa terra, cambiò ogni cosa. Intorno al Santuario, la cui prima pietra fu posta nel 1876 cominciò a svilupparsi una vera e propria Città: gli istituti per l’accoglienza degli orfani e dei figli dei detenuti, l’ufficio postale e telegrafico, via Sacra, le case operaie, la stazione ferroviaria, la fontana pubblica. Fu sì uomo della Madonna, apostolo del Rosario, ma ebbe anche un indiscutibile ruolo sociale e civile. Bartolo Longo parlava ai contemporanei e continua a parlare all’uomo del nostro tempo. Abbiamo bisogno di guardare all’esempio del Beato, qui ed ora, in un tempo di difficoltà gravi, dalla guerra in Ucraina alla complessa uscita dalla crisi sanitaria, dalla povertà in continuo aumento, anche nel nostro Paese, alla crescente conflittualità che corrode la società. Direi anche che abbiamo bisogno delle parole di Longo e, tra i segni di questo anno speciale, ve n’è uno al quale un’equipe di studiosi ha lavorato per anni e con grande passione e impegno. Pubblicheremo a breve il volume introduttivo all’Edizione Critica degli scritti di Bartolo Longo perché tutti possano attingere alla fonte originale del Beato».
Il vincitore del concorso di idee “LO(n)GO designciato contest”
E’ stato Don Ivan Licinio, vicerettore del Santuario ad annunciare il vincitore del concorso di idee “LO(n)GO designciato contest”, aperto ai ragazzi di Pompei dai 18 ai 35 anni, per la creazione di un progetto grafico che, con unico logo, riuscisse a comunicare quanto accadde 150 anni fa.
È statoil logo di Elio Sorrentino il vincitore del contest. Il logo mette in evidenza il numero 150 ed esprime, in modo stilizzato, il rapporto tra i pompeiani e la Madonna, con il profilo del campanile e la corona del Rosario, di colore rosso pompeiani a sottolineare il legame con l’antica città romana.