Striscioni con la scritta «verità per Sara» campeggiano in diversi punti di Pompei, Castellammare di Stabia, Pimonte, Agerola e all’esterno del Tribunale di Torre Annunziata.
La riesumazione della salma di Sara Aiello avverrà mercoledì 8 Gennaio in presenza dei Carabinieri di Pimonte e di alcuni delegati del Tribunale di Torre Annunziata.
Una vittoria per quanti non hanno mai creduto che la morte di Sara sia stata provocata da una malattia. L’ipotesi avanzata è quella che la donna sarebbe stata avvelenata. Tra Pimonte ed Agerola quasi un migliaio di firme sono state raccolte per dire di no alla richiesta di archiviazione del caso Sara Aiello. L’autopsia avverrà all’Università Federico II di Napoli. I consulenti nominati avranno 30 giorni per depositare i risultati dell’analisi della salma.
Sara Aiello: I fatti
Sara Aiello, 36enne originaria di Pimonte morì nel 2015, nella sua abitazione di Pompei, in circostanze poco chiare. Il marito riprese con un video la sua lenta agonia, durata oltre 8 minuti. Il marito riferì ai magistrati di aver fatto ciò che gli era stato detto di fare dal medico neurologo, ovvero riprendere Sara al fine di studiare meglio le crisi a cui spesso ultimamente andava soggetta. Quella tragica notte però il malore fu fatale per Sara.
“Non vogliamo un colpevole a ogni costo, vogliamo solo sapere la verità”
“Non vogliamo un colpevole a ogni costo, vogliamo solo sapere la verità” – hanno riferito i familiari di Sara Aiello.
Il caso era stato discusso anche nella trasmissione di RaiTre «Chi l’ha visto?». Durante la trasmissione erano stati intervistati i familiari di Sara, i quali avevano espresso tutti i loro dubbi. In particolare, un’amica di Sara aveva rivelato che nel periodo antecedente la morte di Sara, i rapporti tra lei e suo marito erano piuttosto tesi.
(Fonte foto:Facebook)