Scafati – Una critica distruttiva, un sogno inquietante e una rinascita artistica: questo il racconto che Ferruccio Gard, uno dei massimi esponenti dell’arte neocostruttivista, programmata e cinetica, ha condiviso ieri, 6 Dicembre, durante l’inaugurazione della sua mostra personale presso la Galleria Arte Barbato. Un aneddoto intimo e sorprendente che ha rivelato le radici della sua passione per l’arte cinetica, oggi elemento distintivo del suo stile.
Tutto ebbe inizio durante gli anni delle scuole medie, come narrato dall’artista stesso. Un giorno, il giovane Gard sottopose un disegno al giudizio del suo insegnante di Educazione Artistica. La risposta, però, fu tanto brutale quanto memorabile: “Una schifezza,” disse il professore, appallottolando il foglio e gettandolo nel cestino. Un gesto che, sebbene insignificante agli occhi dell’adulto, lasciò un segno profondo nel ragazzo.
La scena tornò a tormentarlo anni dopo, questa volta in un sogno vivido e simbolico. “Al risveglio – ha raccontato Gard – mi resi conto che l’arte figurativa, che mi era stata imposta, non mi apparteneva. Decisi di abbandonarla per esplorare un linguaggio più autentico, più vicino al mio sentire. Fu così che mi avvicinai all’arte cinetica, sulla base anche della mia autentica passione per la matematica.”
Quell’esperienza, che avrebbe potuto spegnere la fiamma creativa di un giovane artista, si trasformò dunque in un’occasione di rinascita. Gard scelse di voltare le spalle all’arte figurativa e di immergersi nell’esplorazione dell’arte cinetica e programmata, dove movimento, geometrie e colori diventano protagonisti.
Oggi, Gard è riconosciuto come uno dei maestri di questo movimento artistico, celebrato per la sua capacità di trasformare concetti statici in opere dinamiche e visivamente coinvolgenti. Con geometrie vibranti e tessiture cromatiche che catturano lo sguardo, le sue creazioni sono esposte nelle più prestigiose collezioni internazionali.
Scafati celebra l’arte cinetica – inaugurata la mostra di Ferruccio Gard alla Galleria Arte Barbato
Nella elegante cornice della Galleria Arte Barbato, è stata inaugurata ieri, 6 Dicembre, la mostra personale del Maestro Ferruccio Gard. L’evento ha segnato l’apice di un anno eccezionale per la Galleria, gestita con grande dedizione da Franco Barbato e Marisa Nastro.
Le opere di Gard resteranno esposte fino al 20 gennaio 2025. La mostra sarà accessibile dal lunedì al sabato, dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 17:00 alle 20:00 anche con visite guidate.
La serata d’inaugurazione ha visto la partecipazione di giornalisti come Peppe Iannicelli, Stefania Falco e Maria Pia Nocerino, oltre all’Art Curator Eleonora Manganelli che ha offerto una visione critica delle opere. Non è mancato un tocco di gusto grazie alle creazioni di Patrizia Nastro firmate Paluna Erboristeria. Presenti anche il Sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti e l’Assessore alla Cultura, Antonella Di Palma a testimoniare l’importanza dell’evento per la città.
Il vernissage ha rappresentato anche l’occasione per presentare l’ultimo libro del Maestro Gard dal titolo “Quella telefonata da una tomba” edito da Supernova . Il libro, un intrigante intreccio tra arte e intelligenza artificiale, pone interrogativi profondi sulla relazione tra vita, morte e innovazione tecnologica. “L’intelligenza artificiale potrà resuscitare i morti?”, si chiede Gard. “Non ancora, ma domani?” ha continuato l’autore stuzzicando non poco la curiosità dei numerosi presenti in Galleria.
La Galleria Arte Barbato si conferma così crocevia di grandi eventi artistici ponendo ancora una volta la città di Scafati al centro della scena culturale italiana.
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