Nella giornata di ieri la città di Siracusa ha accolto l’insigne reliquia di Santa Lucia, patrona siracusana. La partenza da Venezia in battello scortata dalla Guardia di Finanza, poi il trasporto con l’aereo militare dell’Aereonautica ed infine l’arrivo in elicottero della Polizia di Stato.
Santa Lucia è tornata nella sua casa, a Siracusa, dov’è nata, cresciuta e martirizzata durante la grande persecuzione di Diocleziano nel 304 d.C.. Il lungo riposo nelle Catacombe di S Lucia nell’attuale quartiere Borgata, fino all’arrivo del generale bizantino Giorgio Maniace nel 1039. La leggenda narra che i siracusani nascosero in un luogo segreto il corpo di S. Lucia, ma il generale, con l’inganno, se lo fece indicare da un anziano. Da qui, il corpo di S. Lucia insieme ad altri santi come S. Agata, fu portato a Costantinopoli per omaggiare l’imperatrice Teodora. Con la quarta crociata e la conquista di Costantinopoli da parte dei veneziani, il corpo venne portato nella città lagunare nel 1204.
Da secoli i siracusani reclamano il corpo della loro concittadina scrivendo anche ai Papi che si sono susseguiti nella chiesa di Roma, senza mai avere successo. Solo una magra consolazione con il ritorno del corpo nel 2004, in occasione del 17° centenario dal suo martirio, per poi tornare nuovamente nel 2019 e adesso nel 2024.
Una cosa è certa, Santa Lucia è tornata a casa sua, tra la sua gente, che con amore e devozione l’ha accolta, nella speranza che un giorno non riparta più.