Terzigno – Le operazioni di demolizione degli immobili del Parco Santa Lucia di Via Panoramica procedono senza tregua. La ruspa continua a ridurre in macerie le abitazioni delle 14 famiglie truffate e poi sloggiate.
Inevitabile l’effetto polveri disperse nell’aria derivanti da materiali diversi tra loro per composizione: polveri di legno, silice, amianto, cemento, bitume, catrame e altri prodotti come i collanti. Un effetto che desta preoccupazione. Gli occupanti delle vicine abitazioni sono allarmati.
Pare si siano registrati già alcuni casi di malore. In particolare, una donna sarebbe giunta al Pronto Soccorso in una condizione di debito di ossigeno.
Alle polveri disperse nell’aria è da aggiungere anche il disagio legato alle vibrazioni del terreno ed al continuo fracasso della ruspa e dell’andirivieni dei camion addetti allo smaltimento delle macerie.
Insomma, quella di Terzigno è una sofferenza senza fine. Da un lato c’è l’amarezza per la sorte toccata alle 14 famiglie sloggiate; dall’altro c’è la preoccupazione per le condizioni di salute di chi vive nelle zone limitrofe.
Terzigno: L’appello delle famiglie alle telecamere de La Vita in Diretta
Un appello composto ed accorato quello rivolto dalle 14 famiglie private della loro abitazione alle telecamere de La Vita in Diretta, lunedì presenti sul posto. Ai microfoni dell’inviato Max Franceschelli, alcuni degli sloggiati hanno narrato la loro odissea. Qualcuno dorme in macchina e le temperature, in questi giorni, si sono drasticamente abbassate. Altri sono accampati a casa di parenti perché se non hanno più una casa, hanno però ancora un mutuo da pagare e perciò un affitto non possono permetterselo.
Tra le persone ascoltate lunedì da Max Franceschelli c’è stato Alberto il quale ha acquistato il suo immobile all’asta nel 2017. Neanche il tempo di rendersene conto e si è ritrovato sloggiato, privato della sua abitazione e con un mutuo di 650,00 euro da pagare mensilmente per diversi anni.