<strong>Torre Annunziata, lettera indirizzata al Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca e al Direttore Generale dell’Asl Napoli 3 Sud, Gennaro Sosto.
Il Sindaco di Torre Annunziata Vincenzo Ascione e i consiglieri comunali, in vista dell’emergenza coronavirus e dell’ordinanza che ha reso l’ospedale di Boscotrecase centro di accoglienza dei pazienti Covid-19, hanno inviato un’accorata lettera al governatore della Regione e al direttore generale dell’ASL. Non si tratta di una lettera di contrasto e di polemiche, ma di una richiesta di aiuto. Di seguito riportiamo il testo pubblicato sulla pagina Facebook istituzionale del Comune di Torre Annunziata
Due decessi in due giorni
“La morte del nostro concittadino Ciro Onesto ed il continuo rapporto che c’è stato in questi giorni con i suoi familiari, ci porta ad esprimere alcune considerazioni in merito alla decisione di trasformare il presidio ospedaliero di Boscotrecase in Covid-Hospital senza alcun preventivo coordinamento organizzativo».
«E’ altrettanto doveroso e quanto mai necessario segnalarvi le criticità emerse per la carenza di personale specializzato e della inidoneità organizzativa della struttura da un punto di vista logistico. Le nostre non vogliono certo essere righe di contrasto e di polemica, ma solo di richiesta di constatazione dei fatti e delle verità alla luce di tutto ciò che ci perviene in termini di segnalazione dai nostri concittadini e dalle loro esperienze quotidiane. In primis, è chiaro che non eravamo affatto preparati a ricevere le notizie delle morti che in soli due giorni si sono verificate presso l’ospedale di Boscotrecase. Ma ciò che più ha rabbrividito i nostri animi di cittadini e amministratori è stato comprendere che probabilmente il nosocomio non era preparato alla gestione di tali eventi.
La presente nota ha spirito collaborativo e prende spunto dalle molteplici segnalazioni di cittadini che in questo momento chiedono all’Asl e ai Comuni in sinergia, di continuare ad essere una guida in questa emergenza senza precedenti.
...non è quello che i cittadini si aspettano dalle Istituzioni
Riteniamo, inoltre, sconcertante ed inaccettabile l’assoluta mancanza di un’azione coordinata e sinergica da parte degli operatori sanitari visti nella loro complessità di azienda sanitaria. I tempi per la richiesta del tampone non sono quantificabili. Infatti per la moglie del povero Ciro, il tampone è stato richiesto martedì 17 marzo e, ad oggi, non è stato ancora effettuato. L’uso di questo mezzo diagnostico risulta fondamentale per poter circoscrivere i contagi e debellare al più presto il virus. Alla figlia del nostro concittadino defunto, che quotidianamente chiedeva di conoscere il piano terapeutico applicato al padre, non è mai stata data risposta. Di tutto ciò, siamo affranti e costernati, avremmo voluto fare di più ma non è stato possibile.
Il Sindaco rappresenta la massima autorità sanitaria del territorio, ma in questo caso non ha potuto nemmeno informare la famiglia sulle cure che stava ricevendo un suo concittadino e questo, credeteci, non è quello che i cittadini si aspettano dalle Istituzioni. Eppure basterebbe poco, a nostro parere, per stabilire un canale preferenziale con i familiari dei malati Covid affinché gli stessi possano essere messi al corrente, una volta al giorno, dello stato di salute dei propri parenti e dell’evoluzione delle cure a cui vengono sottoposti».
«È per questo che il riscontro a questa nota su dotazioni di personale (formato all’emergenza) e strumentazioni (sia DPI che di reparto), nonché protocolli avviati dall’ospedale, è puro atto di collaborazione e di sinergia che la nostra comunità chiede, e alla quale non possiamo sottrarci sotto il profilo della responsabilità morale, civile e amministrativa”.