“Sempre caro mi fu questo ermo colle…” – Celebrazioni a Villa delle Ginestre


 “L’ermo colle” compie 200 anni

Torre del Greco (NA) – Nell’incantevole scenario di Villa delle Ginestre, luogo dove Giacomo Leopardi trascorse gli ultimi suoi anni, si è celebrato stamani il bicentenario della scrittura de “L’Infinito”.
Ad eseguire la lettura de “L’Infinito” l’attore e regista Antonello Aprea.

Giacomo Leopardi

Un invito ad oltrepassare la siepe

“Un intenso momento conviviale che ci permette di oltrepassare quella siepe simbolica. Un linguaggio diverso. Il linguaggio dei giovani. Uno strumento che permetterà alle nuove generazioni di potersi avvicinare al mondo della musica, della poesia, della letteratura e della lettura. Invito tutti gli studenti riuniti qui stamattina ad oltrepassare quella siepe, ad aprirsi ed esplorare nuovi orizzonti, in ogni momento e sempre a nuove conoscenze.” – ha detto l’Assessore Anna Pizzo.

Da Villa delle Ginestre allo “sterminator Vesevo”

A Villa delle Ginestre, nel 1836 Leopardi compose “La ginestra” o “Il fiore del deserto”, definendo il vulcano che egli scorgeva dal terrazzo “formidabil monte sterminator Vesevo”.
Villa della Ginestre – Torre del Greco (NA)
“Questo evento nasce da un’iniziativa del Ministero per l’Istruzione, da Casa Leopardi e dall’Ufficio Regionale Campano in linea con le disposizioni del Ministero per celebrare il bicentenario de “L’Infinito”.E’ stato stabilito che alle 11,30 su tutto il territorio nazionale tutti si unissero per la lettura di questi quindici endecasillabi sciolti. Villa delle Ginestre, come luogo leopardiano, partecipa per dare spazio alle voci dei ragazzi e per unirci insieme nel celebrare L’Infinito nel luogo dove è nata la poesia e per valorizzare un luogo importante sia per la nostra storia locale, ma soprattutto per la nostra storia nazionale. Un luogo delle nostre radici. Abbiamo invitato tutte le scuole dei paesi vesuviani, tutti gli istituti di Torre del Greco e di tutte le fasce d’età.” ha detto Filomena De Simone, dell’Ufficio Eventi della Fondazione.
Sempre caro mi fu questo ermo colle
L’Onorevole Luigi Gallo:Ho voluto fortemente questa iniziativa, perché non è più il tempo di avere uno spazio così importante dal punto di vista storico, artistico e culturale del nostro paese, e non valorizzarlo, non farlo diventare una punta di diamante internazionale. Mi immagino che da qui parta una nuova riscossa anche culturale dei giovani e della creatività Da questa riscossa significa costruire festival internazionali di poesia, di musica rivolti ai giovani e portare a nuovi gemellaggi con Recanati per avere quella riconoscenza storica che finora non è stata attribuita a questo sito, ma che rappresenta l’anima del poeta più conosciuto d’Italia.”
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