Vico Equense. Giancarlo Siani, uno di noi: l’intervento dell’Assessore Angelo Castellano
La Città di Vico Equense ha dedicato nei giorni scorsi un suo piazzale a Giancarlo Siani, non un luogo qualsiasi ma quello in cui c’è il nuovo Municipio cittadino. Sono lieto di aver contribuito con i colleghi di giunta a portare avanti l’iniziativa di intitolare una piazza a Siani; idea fortemente voluta dal Sindaco insieme a Massimo Trignano in rappresentanza dell’intero Consiglio Comunale. Non conoscevo personalmente Giancarlo e non sapevo facesse il giornalista, conoscevo invece di vista la sua compagna di allora, una bellissima ragazza, tanto bionda quanto elegante e discreta, nei modi e nei comportamenti. La morte di Giancarlo colpì molto i ragazzi della mia generazione, specialmente per come venne brutalmente ucciso, con decine di colpi di pistola, nella sua auto, sotto la sua abitazione al Vomero. Ci colpì ancora di più perché il suo legame con noi e con Vico era rappresentato dalla sua fidanzata che veniva spesso a trovare parcheggiando la sua curiosa macchina in quella che era Piazza Mercato. Da lì a poco si capì che Giancarlo venne ucciso perché si occupava nei suoi articoli della camorra e del malaffare che imperversava a Torre Annunziata. Questa cosa innescò in noi e nell’intera Vico una serie di considerazione tra loro anche molto contrastanti. C’erano quelli che dicevano frasi del tipo… ma chi glielo a fatto fare, … se l’è andato a cercare, ma anche tantissimi altri che come me coglievano in quella morte la sofferenza dei suoi cari insieme al coraggio di fare e scrivere su cose e argomenti che poi gli sono costati la vita. Quanto coraggio, quanta determinazione; la scelta di Giancarlo di essere dal “lato giusto” fu per noi ragazzi devastante, imponendoci a crescere e riflettere stimolandoci ad iniziare a porci una serie di domande su aspetti che non conoscevamo o che ci sembravano distanti anni luce. Anche oggi sta accadendo qualcosa di simile a seguito dell’intitolazione del piazzale a Giancarlo Siani; in Città si percepiscono voci e considerazioni diverse, tutte rispettabili. Ci sono alcuni che dicono si va bene l’iniziativa ma (c’è sempre un ma) perché intitolare una piazza di Vico ad una persona che se pur rispettabile non era originario di Vico ed ancora altri che s’interrogano sulla opportunità di accostare la camorra con Vico Equense. Altri ancora invitano a non fare demagogia sfruttando l’immagine di Siani per facili slogan sulla legalità in quanto indegni a rappresentare un valore di così alto profilo morale. Personalmente ho ricevuto molti apprezzamenti da persone che hanno colto in pieno il senso dell’iniziativa che come diceva il Sindaco “è un onore ma anche un onere” che rappresenta solo l’inizio e il tentativo di intraprendere un percorso volto al risveglio della memoria e del senso civico di ognuno di noi; troppo spesso sopiti da una vuota quotidianità piena solo di parole senza peso prive di passione e coraggio. Quel coraggio inconsapevole di Giancarlo che con la sua morte ha scosso quelli della mia generazioni e, ne sono certo, credo possa continuare a rappresentare anche per le nuove generazione uno stimolo per la crescita ed un esempio di onestà e rettitudine per l’intera comunità; senza però mai erigersene a unici paladini.
Angelo Castellano