Bonus energia imprese 2022: crediti di imposta per compensare i maggiori costi


A fronte del caro prezzi causato dai ben noti problemi internazionali, il Governo ha posto in essere degli interventi allo scopo di contrastare gli aumenti dell’energia elettrica e del gas. In particolare il Governo è intervenuto con l’introduzione di alcuni crediti d’imposta per compensare i maggiori costi. Vediamo nello specifico quali sono le imprese interessate e quali sono le novità introdotte dal decreto Aiuti ter.

Bonus energia imprese 2022: quali novità?

Il Decreto Aiuti ter, pubblicato sulla G.U. n. 223 del 23 settembre 2022 recante “Ulteriori misure urgenti in materia di politica energetica nazionale, produttività delle imprese, politiche sociali e per la realizzazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)”, ha introdotto e rafforzato una serie di misure di sostegno legate alla crisi energetica ed al connesso aumento dei costi.

Nello specifico il bonus energia imprese 2022 si concretizza in un “pacchetto” destinato all’imprese. Sono previsti infatti una serie di aiuti sia per le imprese energivore e gasivore, sia per quelle a consumi normali. Sono dette infatti “energivore” quelle imprese a forte consumo di energia elettrica e “gasivore” quelle a forte consumo di gas.

Bonus energia 2022: a chi spetta e quali novità?

Le agevolazioni previste per le imprese allo scopo di contrastare il caro energia interessano una platea variegata di soggetti. Nello specifico, i crediti d’imposta vanno distinti a seconda che si tratti di:

  • imprese energivore;
  • imprese gasivore;
  • imprese non energivore;
  • imprese non gasivore.

Come già evidenziato, quando si parla di imprese energivore e gasivore si parla di imprese ad alto impatto energetico. Ed è proprio in relazione a queste ultime che il decreto aiuti ter e il decreto bollette hanno previsto un contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta. Inizialmente si trattava di una tax credit pari al 20%, per le energivore, e 15 %, per le gasivore, delle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nel trimestre agevolato. I crediti di imposta sono poi successivamente saliti dal 25% al 40% per le imprese energivore, gasivore e quelle con grande consumo di gas le quali copriranno i costi di ottobre e novembre se i loro consumi sono superiori al 30% rispetto ai consumi sostenuti nel 2019.

In sintesi il credito viene potenziato:

  • per le imprese energivore passa dal 25% al 40% delle spese sostenute per la componente energetica acquistata e utilizzata nei mesi di ottobre e novembre 2022;
  • per le imprese gasivore, il credito passa dal 25% al 40% della spesa sostenuta per l’acquisto del gas naturale, consumato nei mesi di ottobre e novembre 2022, per usi energetici diversi da quelli termoelettrici.

Bonus energia: imprese non energivore

Inizialmente il credito d’imposta per le imprese non energivore era stato fissato al 15%, successivamente il decreto Aiuti ter ha previsto una riduzione dei requisiti di accesso alla misura allo scopo di aumentare la platea delle imprese beneficiarie interessando anche le piccole imprese In particolare:

  • il bonus vale per quelle dotate di contatori con potenza pari almeno a 4,5 kW, limite prima fissato a 16,5 kW;
  • la percentuale del credito passa dal 15% al 30% della spesa sostenuta per l’acquisto della componente energetica utilizzata nei mesi di ottobre e novembre 2022 rispetto al prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019.

Come precisato dalla circolare n.13 del 13 maggio dell’Agenzia delle Entrate per il calcolo del costo medio per kWh della componente energia elettrica, si considerano:

  • i costi sostenuti per l’energia elettrica (incluse le perdite di rete);
  • il dispacciamento (inclusi i corrispettivi relativi alla copertura dei costi per il mercato della capacità o ai servizi di interrompibilità);
  • la commercializzazione, ad esclusione di ogni altro onere accessorio, diretto e/o indiretto, indicato in fattura diverso dalla componente energetica.

Bonus energia: imprese non gasivore

Inizialmente il credito d’imposta per le imprese non a forte consumo di gas era pari al 25% della spesa sostenuta per l’acquisto del gas, consumato nel secondo trimestre solare dell’anno 2022, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici. Succesivamente, il decreto Aiuti ter ha previsto un aumento. Si passa infatti dal dal 25% al 40% della spesa sostenuta per l’acquisto del gas naturale, consumato nei mesi di ottobre e novembre 2022. Nello specifico il credito viene erogato qualora il prezzo di riferimento del gas naturale, calcolato come media, riferita al terzo trimestre 2022, dei prezzi di riferimento pubblicati dal Gestore dei mercati energetici (GME), abbia subito un incremento superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019.

 Si ricorda inoltre che tali crediti sono utilizzabili in compensazione tramite modello F24 entro il 31 marzo 2023. A tal proposito, intervenendo sulla disciplina dettata dal decreto Aiuti bis, viene spostato alla stessa data del 31 marzo 2023 anche il termine ultimo per l’utilizzo dei bonus spettanti per il terzo trimestre, che la norma aveva originariamente fissato al 31 dicembre 2022. Inoltre, è stato introdotto un nuovo adempimento comunicativo per i beneficiari dei crediti, i quali, entro il 16 febbraio 2023, dovranno comunicare all’Agenzia delle entrate, a pena di decadenza dal diritto alla fruizione del bonus non ancora utilizzato, l’importo del credito maturato nel 2022.

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