Ultimi mesi per approfittare dell’agevolazione al 50% che spetta a chi ha fatto interventi in casa. Vediamo quali sono gli importi, le tipologie di spese ammesse e come fare domanda.
Bonus mobili ed elettrodomestici 2022: che cos’è?
Prorogato dalla Legge di Bilancio 2022 fino al 31 dicembre 2024, il bonus mobili ed elettrodomestici consiste in una detrazione IRPEF del 50 per cento su un importo massimo di 10.000 euro per il 2022 (la soglia massima di spesa agevolata è stata diminuita rispetto ai 16.000 euro previsti per il 2021) per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. Per i due anni successivi il bonus passerà a 5.000 euro.
Può essere richiesto da chi realizza un intervento di ristrutturazione edilizia acquistando nuovi mobili e/o grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori.
Soggetti beneficiari
Il requisito fondamentale per avere accesso alle detrazioni del bonus mobili ed elettrodomestici 2022 è avere iniziato interventi di ristrutturazione prima dell’acquisto degli elettrodomestici. L’Agenzia delle Entrate, ha infatti chiarito che la detrazione spetta solo al contribuente che “usufruisce della detrazione per le spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio”. La data di avvio dei lavori può essere dimostrata, per esempio, da eventuali abilitazioni amministrative o dalla comunicazione preventiva all’ASL, se è obbligatoria.
Possono usufruire del bonus mobili ed elettrodomestici:
- i proprietari di un immobile oggetto di ristrutturazione che siano contribuenti in Italia;
- i titolari di diritti reali o personali di godimento sugli immobili oggetto degli interventi e che ne sostengono le relative spese come i proprietari o nudi proprietari;
- i titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie).
Hanno diritto al bonus anche i locatari o comodatari, i soci di cooperative divise e indivise, gli imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce. Rientrano anche soggetti che producono redditi in forma associata (i soci di società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, soci di imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali.
Infine, se sostengono direttamente le spese e siano intestatari di bonifici e fatture, possono fruire della detrazione anche:
- il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado);
- convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato, per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2016;
- componente dell’unione civile (la Legge 20 maggio 2016, n. 76, per garantire la tutela dei diritti derivanti dalle unioni civili tra persone delle stesso sesso, equipara al vincolo giuridico derivante dal matrimonio quello prodotto dalle unioni civili).
- coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge.
Quali lavori di ristrutturazione concedono l’accesso al bonus?
È riconosciuta la detrazione IRPEF del 50 per cento per la spesa di acquisto di mobili ed elettrodomestici connessa alle seguenti attività:
- manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti (per esempio, tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci interni non danno diritto al bonus);
- ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza;
- restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile;
- manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni del condominio.
Si ricorda che: per agli appartamenti privati il bonus non spetta in ipotesi di manutenzione ordinaria, quale tinteggiatura di pareti e soffitti o sostituzione di pavimenti o sostituzione di sanitari o rifacimento di intonaci interni.
Documenti da conservare per usufruire del bonus mobili 2022
Per poter usufruire del bonus mobili gli acquirenti dovranno presentare specifica documentazione che attesti l’avvenuta compravendita all’Agenzia delle Entrate. Nello specifico occorre conservare documenti quali:
- ricevuta del bonifico;
- ricevuta di avvenuta transazione (per i pagamenti con carta di credito o di debito);
documentazione di addebito sul conto corrente; - fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.
Come richiedere il bonus mobili ed elettrodomestici 2022
Il bonus mobili 2022 può essere richiesto per un importo massimo di 10.000 euro di spesa e le agevolazioni consistono in una detrazione del 50 per cento del costo sostenuto, da ripartire in 10 rate tra gli aventi diritto. È possibile richiedere il bonus mediante l’aiuto di un CAF o del proprio consulente fiscale in fase di dichiarazione dei redditi, con la presentazione del modello 730 o del modello Unico. Per facilitare questa modalità, l’Agenzia delle Entrate ha anche messo a disposizione degli specifici modelli di dichiarazione.
Si ricorda che: l’indicazione degli importi di spese nella dichiarazione dei redditi costituisce condizione necessaria ma non sufficiente ed è soltanto uno degli adempimenti per richiedere il bonus.
Sarà quindi necessario aver cura di eseguire i pagamenti esclusivamente nelle modalità idonee e bisognerà trasmettere la comunicazione ENEA per l’acquisto di elettrodomestici.
L’Agenzia delle Entrate ha fornito una serie di esempi pratici per le spese ammesse in detrazione per il bonus mobili ed elettrodomestici seguendo quanto indicato nella guida dell’Agenzia delle Entrate aggiornata al mese di gennaio 2022.
Vedi anche: Bonus ristrutturazione 2022