Il decreto Aiuti bis ha previsto delle agevolazioni relative alle tariffe per la fornitura di energia elettrica e gas riconosciute ai clienti domestici e non economicamente svantaggiati o nei confronti di utenti in condizioni fisiche disagiate. I rincari delle bollette a seguito dall’aumento dei costi delle materie prime e dalla guerra Russia-Ucraina, hanno infatti portato ad aggravare una situazione già difficile per cittadini ed imprese non ancora ripresi dal post covid.
Con l’intenzione di alleggerire il carico che grava sulle famiglie, il governo ha stanziato con la Legge di Bilancio 2022 (Legge 30 dicembre 2021, n. 234) un fondo di risorse economiche destinate a contenere gli aumenti delle bollette di luce e gas, che si affianca a una serie di provvedimenti fiscali per sostenere imprese e famiglie colpite dagli effetti della pandemia.
Bonus sociale: che cos’è?
Si tratta nello specifico di una riduzione delle spese sulle bollette di elettricità e gas naturale, che si concretizza in uno sconto in bolletta per tutti gli utenti domestici e non domestici in condizioni economicamente svantaggiate. Tale misura è stata previsto già dal 2021, agli aventi diritto spetta infatti il riconoscimento automatico in bolletta, senza necessità di inoltrare una specifica domanda, presentando ogni anno solo la Dichiarazione Sostitutiva Unica.
Dal 2022 il Governo ha previsto però un rafforzamento del bonus sociale elettricità e gas, al fine di compensare gli incrementi della spesa conseguenti ai rialzi registrati nei prezzi dell’energia elettrica e del gas naturale. Con la delibera ARERA 295/2022, è stato infatti confermato il bonus integrativo che va ad aggiungersi a quello ordinario. Si tratta di una manovra che interessa non pochi cittadini. Nella relazione tecnica della Legge di Bilancio si legge che sarannò circa 29 milioni di utenze domestiche e 6 milioni di utenze non domestiche (come ad esempio attività commerciali, professionali o artigianali) a beneficiare della misura.
Bonus sociale luce e gas per famiglie in difficoltà: a chi spetta?
Come già evidenziato si tratta di una misura a sostegno di tutti cittadini e le famiglie in difficoltà economica che rispondono a determinati requisiti, quali ad esempio un tetto massimo ISEE, beneficiari di reddito di cittadinanza o utenti in condizioni fisiche disagiate. Nello specifico hanno diritto al bonus:
- nuclei familiari in condizioni di disagio economico:
- con ISEE non superiore a 8.265 euro annui (per il bonus sociali elettrico e gas la soglia è stata elevata a 12mila euro dal decreto legge 21 marzo 2022);
- nuclei familiari numerosi (almeno 4 figli a carico) e ISEE non superiore a 20mila euro annui;
- fruitori di pensione o reddito di cittadinanza;
- uno dei componenti del nucleo familiare ISEE deve essere intestatario di un contratto di fornitura elettrica e/o di gas naturale e/o idrica:
- con tariffa per usi domestici o per uso domestico residente;
- attivo o temporaneamente sospeso per morosità;
- in alternativa uno dei componenti del nucleo familiare ISEE deve usufruire di una fornitura condominiale centralizzata di gas naturale e/o idrica per uso civile e attiva.
- utenti con patologie gravi e certificate che necessitano di apparecchi elettrici di tipo medico;
Si ricorda che:
- Ogni nucleo familiare ha diritto ad un solo bonus sociale per tipologia (elettrico, gas, idrico) per anno di competenza della DSU, il cosiddetto “vincolo di unicità”.
- I nuclei familiari con meno di 4 figli a carico, che hanno presentato nel corso del 2022 una DSU fino a 12.000 euro, hanno diritto al bonus sociale per disagio economico per il periodo aprile-dicembre 2022;
- il bonus sociale luce viene erogato sia ai clienti che hanno aderito a un’offerta sul mercato libero sia a quelli serviti in maggior tutela;
- per accedere al bonus sociale gas è necessario essere allacciati alla rete cittadina del gas, perché l’agevolazione non può essere riconosciuta se si utilizza gas metano o GPL in bombola.
Bonus sociale luce e gas per utenti disagiati: a chi spetta?
Hanno diritto al bonus elettrico anche tutti quei nuclei familiari al cui interno è presente un soggetto che necessita di apparecchiature medico-terapeutiche, alimentate ad energia elettrica per il sostentamento in vita. In particolare, il Decreto ministeriale del 13 gennaio 2011 ha individuato l’elenco delle apparecchiature medico-terapeutiche che consentono di accedere al beneficio.
Il bonus legato al disagio fisico non è vincolato ad un tetto ISEE. Per beneficiarne occorre presentare la domanda di richiesta presso i Comuni di residenza o i CAF abilitati mostrando l’idoneo certificato della ASL attestante:
- patologia per cui sono necessarie le apparecchiature;
- tipologia di apparecchiature utilizzate;
- indirizzo presso cui è presente il soggetto in condizioni di disagio fisico;
- data di inizio utilizzo delle apparecchiature mediche.
Si ricorda che:
- il bonus elettrico per disagio fisico è cumulabile, qualora fossero rispettati tutti i requisiti, con il bonus luce e gas per disagio economico.
Scarica il modulo bonus sociale per disagio fisico qui
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