L’orso M90 abbattuto e prelevato in Trentino
L’orso M90 è stato abbattuto in Trentino, precisamente nella Bassa Val di Sole, dopo un decreto firmato dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, che ha seguito il parere positivo dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) sulla rimozione dell’animale. Questa decisione è stata presa in seguito a vari episodi che hanno visto M90 protagonista, tra cui l’inseguimento di una coppia di escursionisti il 28 gennaio e frequentazioni eccessivamente vicine agli insediamenti umani, comportamenti che lo hanno classificato come un animale pericoloso secondo i criteri del Piano d’azione interregionale per la conservazione dell’orso bruno sulle Alpi centro-orientali (Pacobace).
Questo caso ha suscitato numerose reazioni, sia da parte delle istituzioni che della comunità degli animalisti. Il ministro Pichetto Fratin ha sottolineato che la soppressione non dovrebbe essere l’unica alternativa e ha invitato a moltiplicare gli sforzi per una convivenza pacifica tra uomo e animali selvatici. D’altro canto, la presidente dell’Intergruppo parlamentare per i Diritti degli Animali e la Tutela dell’Ambiente, Michela Vittoria Brambilla, ha espresso forte disapprovazione per l’abbattimento, considerandolo un atto di crudeltà.
Questo evento, riportato anche da RaiNews, segna il primo abbattimento in Italia di un orso protetto con il parere di Ispra, un precedente che solleva questioni importanti sulla gestione della fauna selvatica e sulla coesistenza tra umani e grandi carnivori nelle aree in cui la loro presenza è ricorrente.