Ercolano (NA) – Si fa sempre più chiaro il quadro delle indagini sull’esplosione della fabbrica abusiva di fuochi d’artificio che ieri ha spezzato la vita di tre giovani: un ragazzo di 18 anni, padre di un bambino di appena 4 mesi, e due sorelle gemelle di 26 anni.
Gli inquirenti ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo e disastro colposo, con le indagini concentrate sull’accertamento delle responsabilità.
L’onda d’urto, tre vite spezzate, famiglie distrutte e una comunità in lutto
Il 18enne è stato proiettato dall’onda d’urto a decine di metri dal luogo dell’esplosione così come si legge da RaiNews.
Il suo corpo è stato recuperato e trasferito al secondo Policlinico di Napoli, dove sarà sottoposto ad autopsia. Le salme delle due gemelle, invece, saranno recuperate oggi, dopo che ieri i lavori sono stati sospesi per ragioni di sicurezza.
L’area era infatti cosparsa di polvere pirica e botti inesplosi, rendendo rischiose le operazioni.
Individuato il proprietario dell’immobile
È stato identificato il proprietario dell’appartamento trasformato in laboratorio clandestino: si tratta di un uomo di 38 anni. Presentatosi spontaneamente con il suo avvocato, non ha rilasciato dichiarazioni agli inquirenti.
La sua posizione è ora al vaglio del sostituto procuratore Vincenzo Toscano, che coordina le indagini.
Indagini sulle cause dello scoppio
Sul luogo della tragedia i carabinieri stanno cercando di ricostruire le dinamiche dell’esplosione.
Al momento non è ancora chiaro cosa abbia innescato la deflagrazione. Nel frattempo, l’area è stata interdetta per motivi di sicurezza, con il divieto di transito per veicoli e pedoni.
Operazioni di bonifica e messa in sicurezza
Nelle prossime ore gli artificieri dei carabinieri procederanno alla bonifica del sito per neutralizzare eventuali materiali esplosivi rimasti.
Successivamente, i vigili del fuoco rimuoveranno le macerie e metteranno in sicurezza la zona. Solo allora si potrà completare l’esame delle prove, fondamentali per comprendere le responsabilità dietro questa tragedia che ha scosso profondamente la comunità di Ercolano. Anche la nostra redazione si stringe al dolore dei familiari delle vittime.