Napoli, morte Arcangelo Correra, fermato il cugino, la prima ricostruzione


La Procura di Napoli ha disposto il fermo di Renato Benedetto Caiafa, accusato di porto e detenzione di arma clandestina e ricettazione, ma non di omicidio, per la morte del cugino Arcangelo Correra avvenuta nella notte tra 8 e 9 novembre nel centro storico di Napoli. Le indagini della Squadra Mobile di Napoli, diretta da Giovanni Leuci, hanno ricostruito l’incidente.

La prima ipotesi

Caiafa, insieme a un gruppo di amici all’alba di sabato 9 novembre in Piazza Sedil Capuano, avrebbe maneggiato una pistola Beretta calibro 9×21 che, inavvertitamente, ha sparato un colpo mortale al capo del cugino. Caiafa ha collaborato con le autorità, portandole a ritrovare l’arma, mentre ulteriori accertamenti sono in corso per chiarire la dinamica esatta dell’incidente.

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