La Procura di Palmi (Reggio Calabria) ha sgominato una “centrale della truffa” con base a Napoli, in zona Porta San Gennaro, che operava in tutto il Paese. Due pregiudicati sono stati arrestati dai carabinieri di Reggio Calabria con il supporto dei colleghi napoletani, sospettati di essere parte di un’organizzazione criminale più ampia.
Durante le perquisizioni, sono stati sequestrati oltre dieci cellulari e numerose SIM intestate a identità fittizie.
L’evento scatenante
L’indagine è nata da una truffa avvenuta a maggio a San Giorgio Morgeto (RC), dove i due hanno raggirato un’anziana invalida al 100%, sottraendole gioielli per oltre 40mila euro con il metodo del “falso carabiniere”.
Simulando un incidente del nipote e richiedendo una cauzione, i truffatori hanno convinto la vittima a consegnare i suoi preziosi. Decisive per le indagini sono state le riprese di una telecamera di sicurezza, che hanno permesso di risalire all’auto dei sospetti, e le testimonianze degli abitanti, insospettiti dalla presenza dei due.
Gli investigatori ritengono che i due siano solo un tassello di un sistema più complesso e proseguono le indagini per identificare altri membri e vittime.