Dal venerdì 28 a domenica 30 marzo, i cittadini di Napoli hanno dovuto fare i conti con una quasi totale assenza del servizio metropolitano sulla Linea 1. Venerdì, un’ondata anomala di certificati medici ha bloccato la circolazione, ridotta solo alla tratta Dante-Piscinola, escludendo il centro cittadino. Sabato la situazione è peggiorata: corse irregolari fino alle 14, poi la chiusura totale della linea per quella che l’azienda ha definito un’“epidemia”. Domenica, infine, si è aggiunto uno sciopero già annunciato.
Le possibili cause dietro il blocco
Comune e ANM hanno annunciato un’inchiesta per chiarire l’origine dell’anomala assenza collettiva. Secondo alcuni osservatori, le malattie potrebbero nascondere un disagio interno: pochi giorni prima, infatti, ANM aveva tagliato alcune indennità dai salari, con riduzioni anche di 400 euro.
Sindacati in campo, l’azienda fa marcia indietro
Marco Sansone di USB Campania sottolinea come bastino pochi assenti per fermare un’azienda con gravi carenze di personale. Dopo un confronto con i sindacati, ANM ha riconosciuto l’errore e promesso il reintegro delle indennità nei prossimi giorni.