Quest’anno l’Università Federico II di Napoli compie 800 anni e per l’occasione ha organizzato un evento che risulta l’incontro tra la tradizione e l’innovazione.L’università Federico II di Napoli è l’università laica e statale piú antica del mondo.
Per rendere possibile la fusione della tradizione con l’innovazione, l’Ateneo ha organizzato un evento in cui è possibile scoprire la sua storia attraverso un viaggio da intraprendere con la realtà virtuale.L’università ha riprodotto la sua linea temporale tramite l’utilizzo di proiezioni olografiche 3D, la realtà virtuale, i videogiochi e un orologio solare che scandisce lo scorrere del tempo degli eventi.
Alla realizzazione degli eventi previsti per la celebrazione degli 800 dell’Università Federico II di Napoli hanno collaborato i vari Dipartimenti dell’Ateneo con la 5G Accademy.Gli studenti di quest’ultima hanno realizzato un ologramma che rappresenta Federico II, a cui hanno dato le sembianze dell’attore Massimiliano Gallo, che è in grado di elaborare e rispondere alle domande che gli vengono poste.
Nell’incontro tra tradizione e innovazione è stato coinvolto anche il sistema museale federiciano con l’aggiunta della realtà virtuale e immersiva alle opere presenti.In merito a ciò è intervenuto Pier Giulio Cappelletti, direttore del Centro Musei delle Scienze Naturali e Fisiche dicendo “Abbiamo inteso dare un valore aggiunto al patrimonio storico e architettonico delle collezioni presenti nei musei attraverso una sorta di caccia a tesoro, secondo i dettami della gamificatione che potrebbe aiutare il visitatore a cercare i reperti più significativi presenti nei cinque musei della Federico II“.
All’inaugurazione dell’evento è intervenuta anche il prorettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II affermando “Quello che abbiamo visto stamattina è racchiuso in quell’800, simbolo che abbiamo scelto per celebrare gli 800 anni: un otto e un infinito.Tutto quello che abbiamo alle spalle, esempio magnifico, con quello che è lo sguardo al futuro.
Non è un celebrare la nostra storia per magnificarci di quello che siamo stati ma è salire sulle spalle di questi giganti per guardare avanti”.Fonte: Ansa.it