A Erri De Luca la cittadinanza onoraria ad Agerola


Durante il “Festival Sui Sentieri degli Dei” è stata annunciata allo scrittore napoletano Erri De Luca  la cittadinanza onoraria del Comune di Agerola.  Lo scrittore riceverà questa onorificenza il 3 Settembre 2024.

Questo riconoscimento sta a rappresentare il legame che unisce lo scrittore Erri De Luca alla cittadina della Costiera Amalfitana.Inoltre lo scrittore è spesso ospite dela città di Agerola.

Lo scrittore in Agerola ha trovato spesso ispirazione e ne ha celebrato l’importanza nel suo romanzo “Montedidio”.Un estratto di questo libro è inciso su una targa posta sul Sentiero degli Dei, e recita “Gli dei sono stati ridotti a mitologia.

Il loro nome qui resta legato a un sentiero, ino strascico regale di bellezza”.Il conferimento della cittadinanza onoraria è stato deciso all’unanimità dal Consiglio Comunale di Agerola.

Dopo la consegna del riconoscimento verrà fatto proiettare anche il video “L’età Sperimentale” della regia di Marco Zingaretti e il testo di Erri De Luca.Il Sindaco di Agerola Tommaso Naclerio ha sottolineato, quando ha annunciato l’evento, “Montedidio rappresenta uno straordinario inno alla nostra comunità.

La targa sul Sentiero degli Dei è un ulteriore tassello di questo mosaico di affetto.Con la cittadinanza onoraria, vogliamo celebrare non solo un grande scrittore, ma anche un amico che ha contribuito a far conoscere la nostra Agerola nel mondo”.

Erri De Luca

Enrico De Luca nacque a Napoli il 20 Maggio 1950.

Lui è uno scrittore, giornalista, poeta e traduttore italiano.Nel 2011 ha creato “Fondazione Erri De Luca“, una fondazioni con scopi colturali e sociali.

Tra i sui scritti spicca:

  • Discorso per un amico;
  • Il giorno prima della felicità;
  • Le regole dello Shangai;
  • Montedidio;
  • il peso della farfalla;
  • Cercatori d’acqua;
  • A schiovere;
  • Impossibile;
  • I pesci non chiudono gli occhi.

Trama di Montedidio

Un ragazzo di tredici anni sancisce l’inizio di una nuova vita recandosi alla bottega del falegname Mast’Errico.Una via che il ragazzo inizia a raccontare la sera su una bobina di carta.

Il ragazzo nella bottega ritrova due insegnati: il primo è Mast’Errico che gli insegna il mestiere, e l’altro è Don Raffaello che gli insegna a pensare sulle cose e sulle persone.Fonte: Ansa.it

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