Patrick Wilding è il figlio di un ufficiale dell’esercito americano. Ma rimane orfano quando i suoi genitori vengono uccisi da una tribù di indiani Abenachi. Il ragazzo viene adottato dal trapper Nathaniel Fitzgeraldson (detto Wandering Fitzy). Ben presto Patrick diviene noto con il nome di Za-gor-te-nay (abbrieviato in Zagor) che significa “Lo spirito della scure”. Suo inseparabile compagno è il Cico (il cui nome completo è Cico Felipe Cayetano Lopez Martinez y Gonzales). Grassottello, basso, perennemente affamato, un po’ tonto, pauroso, ingenuo e protagonista di siparietti comici spesso causati dalla sua goffagine.
Ennesimo personaggio uscito dalla penna di Bonelli (che anche in questo caso usa lo pseudonimo di Guido Nolitta), Zagor si differenzia per un particolare di non piccola importanza: la presenza di elementi fantasy e fantascientifici. Non è raro, nelle serie Bonelli, un miscuglio del genere. Anche Tex Willer affronta esseri fantastici (un esempio su tutti, lo stregone Mefisto) ma in Zagor questi elementi sono più marcati.
Infatti fra i nemici ricorrenti dello Spirito della Scure vi sono gli Akkroniani. Questi esseri sono una razza aliena di semi vegetali provenienti dal Akkron, il sesto della stella Betelgeuse. E se le prime storie (Zagor nasce nel 1965 e gli Akkroniani compaiono nel 1980) peccato di una certa ingenuità, nel corso del tempo sono maturate. Tanto che Zagor è considerato un esempio riuscito di come generi così diversi fra loro, se ben amalgamati, possono rilevarsi vincenti. E non è una caso che Zagor sia ancora così venduto in Italia e anche all’estero.
Curiosità: Zagor ha avuto delle storie Cross-over con altri personaggi Bonelli (Dragonero, Martyn Mystere, Dylan Dog) e, nel 2018, è uscita una miniserie con protagonista per l’appunto Zagor e barry Allen, alias Flash.