Le celebri opere classiche raccontate in maniera atipica da Marcello Toninelli.Ed infatti abbiamo Diomed-Hulk, Zeus appassionato di corse di scarafaggi, Telemaco corto e basso.
Nel mentre il giornalista ceco Omero, aiutato dal cane guida Dos e dal piccione viaggiatore Fax, narrerà le gesta degli eroi al mondo.
Un Omero da ridere
Perito informatico prestato al fumetto, Toninelli Dopo tre anni di lavoro in banca ed il servizio militare decide di dedicarsi esclusivamente ai fumetti, lavorando prima come disegnatore e poi anche come sceneggiatore per diverse case editrice collaborando a molte testate famose.
Zagor, Topolino, Nick Raider sono solo alcune.Dopo di ché pubblicò l’Infero di Dante Alighieri per la Schockdom, un opera irriverente, sarcastica, con innumerevoli riferimenti alla cultura pop degli anni 90.
Il successo fu tale chi la rivista Il Giornalino, pubblicato dallo stesso editore di Famiglia Cristiana, gli offrì una collaborazione duratura.La prima opera fu la serie fantastica Agenzia Scacciamostri e poi specializzandosi nelle parodie a strisce riproponendo con grande successo il suo Inferno dantesco (adattato però al target del periodico cattolico, censurando molte battute) a cui seguiranno Purgatorio e Paradiso.
E, ovviamente, seguiranno l’Iliade e l’Odissea a fumetti.L’Iliade e l’Odissea sono state poi ripubblicate dalla Schockdom che ha cambiato alcune battute (il cane Dos diventa Post, Fax diventa Skaip).
Inoltre lo stesso Toninelli dichiarò “L’edizione della Shockdom, rispetto alla pubblicazione sul settimanale della paolino, ha alcune strisce in più che all’epoca avevo autocensurato giacché inadatte ai giovanissimi.”
Omero a strisce
L’opera di Toninelli è infatti più una striscia che un fumetto vero e proprio.Infatti lo schema è vignetta, vignetta e vignetta con battuta.
Con molti riferimenti alla cultura dell’epoca: la trasmissione 90′ minuto, al cantante Albano, alle pubblicità, alla serie di Rocky.Ma, leggendo con attenzione, i fumetti sono abbastanza fedeli al lavoro di Omero.
Quindi un parodia alla Frankenstein Junior.Si ride, si scherza ma si omaggia.
E con attenzione.Non a caso, nell’Odissea, si cita chiaramente la Telemachia, ovvero i primi canti del poema greco, i quali vedono per protagonista Telemaco, figlio di Ulisse alla ricerca del padre.