Auguri Gigi Riva bandiera del Cagliari.
Non succede di più di incontralo per le vie della città da qualche anno, il Mito non sta bene e lo sanno tutti a Cagliari.
E, a parte qualche idiota, lo si lascia tranquillo nella sua solitudine.
Non va più nemmeno al suo ristorante preferito in centro a Cagliari, dal Mago Giacomo al “Montecristo”.
Potremmo pensare sia relegato in casa e visti i tempi che sono forse è meglio che ci stia.
Ti vogliamo bene sempre e comunque.
Nicola, uno dei due figli, ogni tanto ce lo fa vedere, oggi probabilmente qualcosa uscirà fuori, chissà.
Rimaniamo in attesa!
L’ultimo appuntamento pubblico fu al vecchio Sant’Elia dove fu premiato con il “collare d’oro al merito sportivo” consegnato dal presidente Coni Giovanni Malagò, accompagnato dal segretario generale, Roberto Fabbricini.
Era il febbraio 2017 allo stadio Sant’Elia prima di Cagliari-Juventus.
Grazie Gigi
Il sito ufficiale del Cagliari Calcio lo onora così:
“Buon compleanno, Gigi.
Sono 76 ma non si vedono.
Perché le leggende sono immuni al trascorrere del tempo, semmai acquistano ancora più forza e rispetto.
Il mito di Gigi è stato tramandato negli anni da padre in figlio, da generazione a generazione.
Chi ha avuto la fortuna di vederlo giocare all’Amsicora e al Sant’Elia ne ha raccontate le imprese come si fa con i riti ancestrali, con i legami che si possono spiegare solo col richiamo del sangue, delle radici.
Se qualcuno può pensare che la passione abbia addolcito o ingrandito alcuni dettagli, ci sono le immagini d’epoca a testimoniare la classe di un attaccante micidiale, che, per dirla con un suo ex allenatore, “metteva la testa dove gli altri non osano mettere il piede”.
Gli allenatori avversari gli incollavano addosso il loro difensore più tosto con l’incarico di fermarlo, con le buone o con le cattive;
lui accettava la sfida e vinceva il duello, dall’alto di un fisico spaventoso, forte di uno scatto veloce come un lampo.
Il lancio nello spazio aperto era la miccia che lo accendeva, per far detonare la sua arma segreta, il piede sinistro di una violenza inaudita ma non solo:
il tiro era sempre ad incrociare, il pallone finiva nell’angolo lontano, segno che la precisione non erano meno importante della potenza.
E poi la personalità: coraggio, intraprendenza, leadership silenziosa, mostrata con i fatti e con l’esempio laddove altri si perdono in vuoti proclami.
Tempra, resistenza e forza di volontà gli hanno permesso di superare crudeli infortuni;
lealtà e correttezza dentro il campo, assoluta fedeltà ai colori sociali: tutte le principali squadre italiane avrebbero fatto carte false pur di assicurarselo, lui ha sempre detto di no, con la pervicacia di un innamorato fedele insensibile alle tentazioni.
A Cagliari, in Sardegna, aveva trovato il suo eden, il suo porto definitivo;
un paradiso bagnato dal mare, lui nato sulle rive di un lago.
Al denaro e al successo ha anteposto altri valori, i suoi principi di ferro contrapposti all’effimero e alla vanagloria.
E’ stato alfiere di uno scudetto indimenticabile, conquistato insieme ad altri grandi campioni;
ha rappresentato l’Isola segnando un senso di identificazione speciale, felice testimonial di una terra che gli italiani hanno imparato a conoscere e amare anche grazie a lui.
Le cifre dicono che è il più forte attaccante italiano di sempre:
35 gol in 42 partite con la maglia della Nazionale, record ancora imbattuto. Terminata la carriera, Gigi è rimasto con noi: dirigente di un’altra ottima squadra a cavallo tra gli anni ’70 e ’80, prima di intraprendere una lunga e felice parentesi come team manager in azzurro.
La carica di Presidente Onorario, che ricopre dal 2019, è la chiusura di un cerchio, il rinnovo dei voti matrimoniali col club rossoblù.
Oggi accanto a lui a festeggiarlo ci sono tutti i sardi: un anno in più nella leggenda di Rombo di Tuono.
A chent’annos, Gigi.”
Ad oggi è il Miglior marcatore nella storia della nazionale italiana con 35 gol in 42 presenze;
Ad oggi è il Miglior marcatore assoluto nella storia del Cagliari con 208 gol in 377 presenze;
Ad oggi è il Miglior marcatore in Serie A nella storia del Cagliari con 156 gol in 289 presenze;
Ad oggi è il Miglior marcatore a pari merito con Luís Oliveira in Europa nella storia del Cagliari con 4 gol in 6 presenze.
E’ uno dei sei giocatori ad aver realizzato una quaterna con la maglia della nazionale italiana.
Uno dei cinque giocatori (con Giuseppe Meazza, Roberto Boninsegna, Diego Armando Maradona e Giuseppe Signori) ad aver vinto nella stessa stagione la classifica marcatori sia in Campionato che in Coppa Italia (nel 1968-1969)