I cetacei a Ischia ci sono da tempo. Da qualche anno però la Onlus OceanoMare Delphis si occupa di avvistarli, censirli e studiarli. Delfini, stenelle, capodogli. Queste e altre specie abitano il tratto di mare che dal porto di Ischia si estende fino a Procida e Ventotene.
Dal 2010 poi questa organizzazione no-profit ha deciso di operare e studiare i cetacei a Ischia con un progetto ambizioso.
Obiettivo del progetto identificare zone di alimentazione e di riproduzione o corridoi ecologici utilizzati dai cetacei durante le loro migrazioni nel Mediterraneo. E ampliare le conoscenze al pubblico.
Lo fanno a bordo del Jean Gab.
Il veliero Jean gab, un cutter del 1930 è stato rimaneggiato nel 2000.
Oggi ospita i ricercatori della Onlus. Come autofinanziamento la OceanoMare ospita a bordo del veliero volontari e studenti.
Nelle settimane di navigazione insieme all’equipaggio, al capitano e al gruppo di studiosi, i volontari possono sperimentare la ricerca sul campo come dei veri biologi marini.
E questa ricerca dà quasi sempre i suoi frutti.
Non pochi infatti sono stati gli avvistamenti in queste settimane.
All’inizio del mese scorso ha fatto anche capolino Brunone. Un capodoglio vecchia conoscenza dei cetologi e dell’isola di Ischia.
Il lembo di mare che si trova di fronte a Ischia è l’habitat naturale di questi mammiferi marini. Una faglia si estende nel fondo, e questo fa sì che stenelle e capodogli la varchino nei loro spostamenti.
Il Jean Gab parte dal porto di Ischia e naviga per tutta l’estate alla ricerca di avvistamenti di Cetacei a Ischia.
E anche quest’anno questi tursiopi non hanno tradito le aspettative di studiosi e volontari.
Per tutto il mese di giugno e di luglio gli avvistamenti si sono susseguiti.
Infine anche Brunone non si è fatto attendere.
La sua coda ha salutato l’equipaggio del veliero e subito dopo ha continuato il suo viaggio nello splendido golfo. Casa sua.