La storia di Chainsaw Man è ambientato in un mondo uguale a nostro tranne che per un particolare: le paure degli esseri umani assumono una forma reale, e spesso pericolosa. Denji è un giovane che, per pagare i debiti del padre morto suicida, lavora come ammazza-diavoli per la Yakuza. Ci riesce grazie al contratto stretto con un Diavolo Motosega (da lui chiamato Pochita). Un giorno viene tradito dai suoi datori di lavoro ed ucciso da un Diavolo Zombie. Per sopravvivere, stringe un altro patto con Pochita. Il suo cuore per tornare in vita sotto forma di ibrido Diavolo-Umano. Ucciso il Diavolo, viene reclutato poi nella Quarta Divisione della Pubblica Sicurezza, che da la caccia ai Diavoli.
Il manga, scritto e disegnato da Tatsuki Fujimoto, si distinse fin dalla sua prima uscita in Giappone, nel 2018, per due cose: l’incredibile successo e l’estrema violenza delle scene. Inoltre, a differenza di molti altri manga, per la presenza di meno azione e di focalizzarsi di più sul protagonista. Denji, infatti, suscita un misto di tenerezza e indignazione. Infatti, almeno all’inizio, si limita a subire e a lamentarsi degli eventi.
Salvo poi trovare la forza di ribellarsi. Arrivando a sbudellare, letteralmente, chiunque incontri. Tanto sangue ma il tutto condito da un’ironia macabra e al contempo spaventosa. Denji, ed anche gli altri personaggi, hanno un atteggiamento verso il mondo degno di un personaggio della Rockstar Games: Cinico e disincantato.
Dal manga è stato tratto un anime (previsti 12 episodi) in onda sulla piattaforma streaming Cruncyroll edito dallo studio MAPPA. Inoltre lo stesso Fujimoto ha dichiarato che il manga (chiuso all’undicesimo volume) avrà un prosieguo. Una vera e propria seconda stagione.
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