Con la diffusione capillare del web, oramai sempre in tasca, si son diffuse forme di lavoro innovative: fashion blogger e/o fashion addict
Tutte a farsi foto con l’ultimo capo alla moda, firmato e costoso: tanto a far girare l’economia ci pensa “papà”.
Outfit da capogiro, scenari svariati: si passa dalle strade delle città più cool ai quartieri malfamati; l’importante è che in primo piano ci siano loro, con il loro fisico scolpito dal “duro” lavoro svolto in palestra, con i loro volti di porcellana, con i loro sguardi languidi.
E allora : click!
Foto scattata, e pubblicata con una trafila di hashtag impronunciabili; tanto per far vedere che se ne intendono, e con i consigli sui capi da dover “assolutamente” indossare in questo periodo dell’anno altrimenti sei out.
Partono i migliaia di like delle ragazzine che guardano estasiate, manco avessero visto la Gioconda di Leonardo, tutte a commentare e a cercare di imitarle.
Fashion blogger o fashion addict
Si è sempre saputo che, per gli appassionati, la moda è una forma d’arte, e infatti, questo fenomeno lo chiamerei la Rivoluzione artistica del web. Anche se i capi che indossano sono molto costosi, per chi scrive, quella descritta è una forma d’arte Low cost.