Finanziamenti per imprenditori agricoli


Ecco le informazioni sui finanziamenti per imprenditori agricoli

Alcune notizie giunte negli ultimi giorni e subito rilanciate sui giornali sembrano accreditare il ritorno di molti italiani, soprattutto giovani, sui campi. Un recupero ancora abbastanza lento, trainato dal settore biologico, ma che sembra destinato a durare nel tempo, se si considera che a partire dal 2015 è stato segnalato anche il ritorno di molti italiani in qualità di braccianti agricoli, ovvero un comparto che ormai da molti anni sembrava riservato ai lavoratori extracomunitari. Se una volta erano marocchini o rumeni a lavorare nei campi, ora moltissimi italiani disoccupati, cassintegrati o esodati vanno ad allungare una fila che nel corso degli ultimi mesi si è andata sempre più infoltendo.

Un ritorno sorprendente, ma non troppo, considerato che non solo lo sviluppo industriale non può durare all’infinito, ma che la robotizzazione di alcuni processo produttivi non può che comportare la perdita di posti di lavoro, rendendo quindi sempre meno praticabile questa strada occupazionale. Proprio per questo molte persone cominciano a guardare all’agricoltura come possibile alternativa per costruire il proprio futuro, anche perché il lavoro dei campi non è più faticoso come quello cui erano abituati i nostri nonni.
Va peraltro ricordato come per tutti coloro che vogliano praticare questa strada, è possibile approfittare di agevolazioni e aiuti da parte statale, che possono rendere molto più agevole la strada dell’imprenditorialità nel settore agricolo. Il riferimento è in particolare alla legge 135 del 1997, grazie alla quale non solo è possibile avere contributi a fondo perduto per l’avvio di attività in tal senso, ma è anche possibile subentrare in qualità di conduttore dell’azienda di famiglia. Si tratta di un provvedimento legislativo che ha una precisa ratio, quella di agevolare al massimo le iniziative imprenditoriali in aree disagiate del continente europeo, come in effetti alcune site lungo il territorio peninsulare. Il capitale viene in pratica erogato al fine di supportare l’eventuale acquisto di macchinari, di attrezzature, brevetti e sistemi di formazione per l’azienda, legati alla trasformazione e alla commercializzazione dei prodotti agricoli.

 

Grazie alla legge 135/97 è perciò possibile finanziare una serie di settori riguardanti l’agricoltura, che svariano dalle coltivazioni agricole alle operazioni di orticoltura, floricoltura e silvicoltura, comprendendo anche il settore dell’allevamento e della pesca in acque dolci e salate.
Il tutto mediante l’accensione di un mutuo a tasso agevolato. Il rimborso avviene soltanto per una parte del mutuo, mentre la rimanente parte, tra ilo 40 e il 50%, è a fondo perduto. Chi abbia intenzione di praticare questa via, deve però soddisfare alcuni requisiti di base, a partire dall’età che deve essere compresa tra i 18 e i 36 anni.
Va anche ricordato come la domanda per poter accedere ai finanziamenti debba essere inoltrata in via telematica a Invitalia, collegandosi al suo sito istituzionale, all’interno del quale è appunto presente una pagina dedicata agli incentivi alle imprese.

Per cercare di capire come muoversi al fine di ottenere contributi e finanziamenti per diventare imprenditori agricoli, consigliamo comunque di sfruttare la possibilità offerta da infoprestitisulweb, ove è possibile avere una lunga serie di preziose informazioni sul sistema creditizio tricolore e in particolare  informazioni sui finanziamenti per imprenditori agricoli.

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