La stella cometa: mito e scienza dietro il simbolo del Natale


La stella cometa è uno dei simboli del Natale, presente in ogni presepe sopra la grotta che ospita Gesù Bambino. Con la sua lunga coda luminosa, rappresenta la salvezza, la luce e la speranza. Secondo la tradizione, sarebbe stata proprio una stella a guidare i Re Magi verso Betlemme, indicandogli la via per trovare il neonato Re dei Giudei. Tuttavia, dietro il fascino di questo simbolo si nasconde un intreccio di tradizione e possibili spiegazioni astronomiche.

Stella fissa o cometa?

Le comete, per la loro natura effimera, sollevano qualche dubbio sulla loro capacità di guidare i Magi. Si tratta di corpi celesti che attraversano rapidamente il cielo, rendendo improbabile che possano essere seguiti per giorni o fermarsi sopra un punto specifico, come suggerito dal racconto evangelico. Questa descrizione risulta più compatibile con il comportamento di una stella o di un evento astronomico duraturo, come una congiunzione planetaria o l’esplosione di una stella.

Una delle ipotesi più accreditate è che la “stella di Betlemme” fosse il risultato di un fenomeno astronomico straordinario verificatosi attorno al 7 a.C., forse una congiunzione planetaria o una supernova che avrebbe illuminato il cielo con eccezionale intensità.

La teoria di Keplero: la Grande Congiunzione

Tra i più affascinati dalla possibile spiegazione scientifica della stella di Betlemme fu l’astronomo Johannes Kepler. Nel 1603, Keplero osservò una Grande Congiunzione, un raro allineamento prospettico di Giove e Saturno, e calcolò che un evento simile si era verificato in passato.

Tra l’aprile del 7 a.C. e il gennaio del 6 a.C., Giove e Saturno si sarebbero allineati tre volte in otto mesi, offrendo una possibile spiegazione per la guida celeste che avrebbe accompagnato i Magi nel loro viaggio dalla Persia alla Giudea.

La cometa di Giotto e l’iconografia natalizia

Un’altra teoria lega la stella dei Magi al passaggio della cometa di Halley, avvenuto intorno al 12 a.C. Anche se temporalmente meno coerente, questa ipotesi ha lasciato un’impronta duratura sull’immaginario collettivo grazie al pittore Giotto.

Nell’affresco della Natività nella Cappella degli Scrovegni a Padova, realizzato nel 1301, Giotto rappresentò per la prima volta una stella con una lunga scia luminosa, ispirandosi alla cometa di Halley, visibile pochi anni prima.

Fu questa interpretazione artistica a consolidare l’immagine della stella cometa come simbolo natalizio.

La “stella di Betlemme” tra mito e realtà

La stella cometa di Betlemme continua a rappresentare un ponte tra tradizione religiosa e indagine scientifica, un simbolo capace di evocare sia la spiritualità del Natale che il mistero dell’universo.

Che fosse una cometa, una congiunzione planetaria o una supernova, il suo significato resta immutato: una luce guida, carica di speranza, che attraversa i secoli e illumina ancora oggi il cammino dell’umanità.

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