Kuro O’Hazama è un chirurgo di rarissima abilità. E infatti capace di operare e di curare praticamente qualsiasi malattia. Tuttavia è privo di licenza. Questo, unito al suo aspetto inquietante e al modo di vestire, e al suo pretendere parcelle esorbitanti, gli ha “conferito” il soprannome Black Jack. Infatti indossa sempre abiti neri e ha un’orribile cicatrice sul viso.
Il manga, disegnato da Osamu Tezuka e pubblicato per la prima volta nel 1973, ottenne uno straordinario successo, anche per l’accuratezza con cui “Il Dio dei Manga” descriveva le procedure mediche. Infatti lo scrittore giapponese era laureato in medicina, con tanto di licenza. E non è un caso che molti dei suoi personaggi siano dottori.
Black Jack (praticamente nessuno lo chiama con il suo vero nome) ha la fama di essere incredibilmente avido. Nel manga spesso e volentieri va capire di essere solo interessato al denaro. In realtà, benché non disprezzi anzi coltivi questa fama, è veramente interessato ai suoi pazienti. Black Jack, infatti, cura qualsiasi persona, che sia il più innocente dei bambini al peggiore dei criminali (non è una esagerazione, uno dei suoi pazienti infatti è il dittatore di un’immaginario stato africano).
Egli ritiene le licenze come dei simboli privi di qualsiasi utilità. Inoltre, una licenza avrebbe implicato il seguire delle regole, tra cui la non riscossione di grandi compensi per le operazioni. Inoltre, benché pretenda grandi somme, Black Jack dona la maggior parte del denaro che guadagna alla carità. Ritiene giusto prendere la maggior parte del denaro di un paziente benestante.
La serie ha dato vita a due serie anime di sessantuno e diciassette episodi, una serie ONA di dodici, OAV di dieci, una serie prequel, tre film animati e vari spin-off. Inoltre Alfredo Castelli, creatore delle serie Martin Mystere, ha infatti inserito nei numeri 17, 18 e 19 un personaggio del tutto identico al medico creato da Tezuka.
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